Ok formale, ultimo passo per la chiusura dell’iter. Dall’1 gennaio moneta unica in diciotto Paesi Ue
Ora è certo: dall’1 gennaio 2014 la Lettonia sarà il diciottesimo componente dell’Eurogruppo. Il consiglio Ecofin ha deliberato a favore dell’introduzione delle moneta unica nella repubblica baltica. Si tratta di un decisione prevista e già da tempo annunciata, ma pur sempre un elemento indispensabile per la chiusura dell’iter che porta Riga in Eurolandia. Mancava infatti solo il voto formale dei ministri dell’Economia e delle Finanze dei ventotto per sancire l’allargamento della zona Euro e ora non manca più nulla, solo il conto alla rovescia. Dall’1 gennaio 2014 la Lettonia sarà membro a tutti gli effetti dell’Eurogruppo, a cui parteciperà come semplice auditore fino alla fine del 2013. Poi ci saranno sei mesi per introdurre la nuova moneta: fino al 30 giugno 2014 circoleranno sia Euro che Lat, poi dall’1 luglio 2014 l’attuale valuta nazionale lettone scomparirà. Stabilito il tasso di conversione: sarà di 0,702804 Lats, l’attuale tasso di cambio Euro-Lat.
L’ultimo Ecofin prima della pausa estiva non ha prodotto altri risultati di rilievo. Decisioni, del resto, non erano attese. Così si è fatto il punto sulle decisioni prese ieri riguardo alla Grecia: aiuti per 2,5 miliardi di euro ma condizionati dal lavoro che le autorità greche sapranno svolgere da qui a l 19 luglio. Atene dovrà presentare piani credibili per le riforme nel settore fiscale e della pubblica amministrazione, oltre che a un piano per la privatizzazione del settore dei beni e servizi. Se le carte convinceranno Bruxelles e Washington, allora Europa (2 miliardi) e Fondo monetario (mezzo miliardo) erogheranno i fondi. E se le stesse misure proseguiranno nel corso dell’estate, il Fmi darà ad Atene altro mezzo miliardi a ottobre.
Avanti poi con l’unione bancaria. Il messaggio lanciato oggi è questo. La presidenza lituana del Consiglio europeo ha presentato il proprio programma, e tutti si sono detti d’accordo nel realizzare il progetto, come spiegato dal ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni. “Oggi abbiamo ascoltato qual è il programma della presidenza lituana, e tutti abbiamo sottolineato l’importanza del progetto di unione bancaria”. Sul come procedere c’è però meno uniformità di vedute. La Germania pone infatti la questione della revisione dei trattati, ma al momento il dibattito è prematuro. “Siamo in attesa della proposta della Commissione europea sul meccanismo di risoluzione delle crisi”, ha ricordato Saccomanni. Bisognerà attendere.