Nel 2011-2012 assegnate oltre 250.000 borse in tutta Europa. È il massimo storico, che se confermato nell’anno accademico in corso farà raggiungere l’obiettivo
Sempre più studenti si recano all’estero per studiare grazie al programma Erasmus. Per la prima volta da quando il programma di mobilità è stato istituito (1987), il numero di giovani europei che ha usufruito di borse in un solo anno accademico ha oltrepassato la soglia delle 250.000 unità (252.827), l’ultimo record per Erasmus. I numeri sono riferiti all’anno accademico 2011-2012, per un trend che lascia stimare la Commissione europea che al termine dell’anno accademico in corso si raggiungeranno e addirittura si oltrepasseranno i 3 milioni di borse Erasmus dal 1987 a oggi. Attualmente i numeri indicano 2.762.649 giovani che hanno usufruito del programma Erasmus, e se la tendenza dovesse continuare con i ritmi attuali – vale a dire 250.000 partenze l’anno, all’interno di un contesto in crescita costante dal 1997 – il traguardo dei tre milioni di borsisti non dovrebbe essere in discussione. Androulla Vassiliou non ha dubbi in merito, e dà il risultato già per acquisito. “Gli ultimi dati record mostrano che abbiamo superato l’obiettivo di 3 milioni di studenti Erasmus, a testimonianza di un successo e di una popolarità durevoli del programma”, il commento del commissario europeo per l’Istruzione, la Cultura e la gioventù.
L’anno accademico 2011-2012, oltre che il nuovo record assoluto di numero di borsisti, ha fatto registrare un altro dato messo in risalto da Vassiliou: un aumento del 18% delle richieste di destinazioni lavorative. In altri termini, un giovane su cinque ha scelto come opzione il collocamento in sedi di lavoro. Erasmus, quindi, è stato scelto non solo per motivi di studio. Un altro aspetto che non sorprende il commissario europeo. “Erasmus è più importante che mai in tempi di difficoltà economiche”. Un aspetto vero per studenti e non solo: nel corso del 2011-2012 circa 47.000 addetti di personale amministrativo e accademico hanno ricevuto sostegno dal programma Erasmus per portare avanti attività di insegnamento e formazione. E pensare che Erasmus ha rischiato seriamente di essere cancellato per assenza di fondi, prima per i problemi del bilancio 2012, poi per i problemi – sempre finanziari – sul bilancio settennale. Ora problemi non dovrebbero essercene. “Erasmus+ avrà 14,5 miliardi di euro per il periodo 2014-2020”, ricorda Vassiliou. Erasmus+ è il programma che raggrupperà Erasmus e i sette diversi programmi attualmente per istruzioni e gioventù (Leonardo da Vinci, Comenius, Grundtvig, Youth in Action, Erasmus Mundus, Tempus, Edulink), e che dovrebbe partire l’1 gennaio 2014, con il nuovo bilancio pluriennale.
Tornando all’Erasmus attuale, Lettonia, Cipro e Bulgaria sono i paesi dell’Ue col maggior numero di borse assegnate: in media, al mese, questi tre paesi lo scorso anno accademico hanno ricevuto, rispettivamente, 641, 614 e 557 borse. Fanalini di coda Spagna e Francia (123 e 191 borse, gli unici due paesi ad essersi aggiudicati meno di 200 borse). Ventesima l’Italia (222 borse aggiudicate), ventiduesima la Germania (213 borse).
Renato Giannetti