(Video: Dario Prestigiacomo – Vista Bruxelles)
Con un’ampia maggioranza e una votazione per alzata di mano il Parlamento di Strasburgo ha revocato l’immunità a Marine Le Pen. L’eurodeputata e leader del Front National, l’estrema destra francese, sarà quindi processata per incitamento all’odio razziale. Il tribunale di Lione l’ha messo sotto accusa per alcune dichiarazioni fatte nel dicembre 2010 contro la comunità islamica. Le Pen affermò che con le “preghiere di strada” i musulmani compivano “un’occupazione” della Francia. Dichiarazioni che la deputata non ha alcuna intenzione di rinnegare e che anzi ieri, parlando alla televisione francese, ha voluto confermare.
“Sono felice di aver votato per togliere l’immunità a Marine Le Pen. No all’islam fobia e no al razzismo. Riposa in pace Clément Méric” ha esultatato il deputato irlandese della Gue Paul Murphy, riferendosi al giovane antifascista ucciso a Parigi da militanti neofascisti della Jeunesses nationalistes révolutionnaire (Jnr), un’organizzazione neofascista che secondo molti ha anche rapporti con il Front National.
Una decisione, quella dell’Aula, che è “contraria a tutta la giurisprudenza di questa assemblea” è stato invece il commento del Front National secondo cui la revoca dell’imunità mostra ”la terribile ansia della casta di fronte a una responsabile politica che ha il coraggio di dire la verità ai suoi concittadini”. “Marine Le Pen non ha nemmeno potuto esprimere il suo punto doi vista in Aula, né chiedere un’assunzione di responsabilità ai suoi colleghi con un voto nominale” è stato il commento di Bruno Gollnisch, deputato di Fn, che ha concluso: “Il modo in cui si è giunto al voto è da Unione sovietica e non fa onore a questa Camera”, scatenando le proteste degli altri parlamentari ma ricevendo gli applausi di diversi colleghi della destra, tra cui il leghista Mario Borghezio.