Barroso in plenaria a Strasburgo: “Ci aspettiamo chiarezza e trasparenza dagli Stati Uniti”
Swoboda (S&D): “Forse dovremmo riflettere meglio prima di siglare accordo di libero scambio”
L’Unione europea è “preoccupata” per le notizie sullo spionaggio statunitense che riguarderebbe anche cittadini e istituzioni europee. Il Presidente dell’esecutivo di Bruxelles parlando alla plenaria di Strasburgo ha affermato che “se queste notizie dovessero rivelarsi vere, sarebbe molto inquietante e solleverebbe preoccupazioni serie e molto importanti”. Per questo Barroso ha annunciato di aver “richiesto agli Usa una immediata e completa chiarificazione”. Secondo quanto riportato dal Presidente, l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione, Cahaterine Ashton, ne ha discusso personalmente con il Segretario di Stato statunitense John Kerry e lo stesso farà il Segretario generale del Servizio europeo per l’azione esterna, Pierre Vimont, con l’ambasciatore statunitense nell’Ue, William E. Kennard. “La Commissione si aspetta chiarezza e trasparenza da partner e alleati, ed è quello che ci aspettiamo dagli Stati Uniti” ha concluso Barroso.
“Noi non siamo preoccupati, siamo arrabbiati” gli ha però risposto Guy Verhofstadt, il capogruppo dell’Alde. Secondo il liberale “il Parlamento europeo deve reagire con fermezza. La ‘preoccupazione’ di Commissione e Consiglio non basta. Abbiamo bisogno di una completa spiegazione, non solo di scuse”.
Il presidente statunitense Barack Obama ha cercato di gettare acqua sul fuoco della polemica sulla presunta attività di spionaggio nei confronti degli alleati europei, sostenendo che i servizi di intelligence di tutto il mondo solitamente cercano informazioni aggiuntive oltre le normali notizie riportate dai media. Il quotidiano tedesco Spiegel ha rivelato che tra gli obbiettivi dello spinaggio della National security agency ci sarebbero oltre alle istituzioni Ue ancheItalia, Germania e Francia. Quest’ultima ha minacciato di bloccare l’avanzamento dei negoziati sul trattato di libero scambio Usa-Ue finché non sarà fatta piena chiarezza sull’accaduto.
E anche i socialisti chiedono di rimettere in discussione la TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership). L’accordo di libero scambio “è pensato per essere la maniera in cui Europa e Usa rafforzano i loro legami, ma, se i nostri cittadini, imprese o economie non dovessero essere protette o addirittura spiate allora dovremmo rifletterci bene” ha dichiarato Hannes Swoboda, capogruppo S&D in Aula.
Lo stop alle trattative è stato invocato anche dalla Sinistra unita che ha anche chiesto che Edward Snowden, l’ex informatico della Nsa che ha rivelato alla stampa i dettagli del Prism, il programmi top-secret del governo americano e britannico di sorveglianza di massa, e ora rifugiato in un aeroporto di Mosca e ricercato da Washington per spionaggio, venga “protetto dall’Ue e gli venga riconosciuto l’asilo politico”.
Alfonso Bianchi