Superate le resistenze britanniche sullo ‘sconto’ trovato un accordo sul bilancio pluriennale. I 6 miliardi per combattere la disoccupazione anticipati al biennio 2014-2015, inoltre fino ad altri 2 miliardi non spesi in altre voci potrano essere utilizzati per questo scopo
Superate le resistenze britanniche, con David Cameron rassicurato che il suo ‘rebate’ (lo sconto sui contributi di Londra) non sarà toccato, il Consiglio europeo nella notte ha potuto raggiungere un accordo sui primi due punti all’ordine del giorni. Occupazione giovanile e incentivi alla crescita. L‘accordo raggiunto col Parlamento sul Multiannual financial framework (Mff), il bilancio pluriennale dell’Ue per il periodo 2014-2020, è salvo. E sono salvi anche i 6 miliardi per combattere la disoccupazione giovanile in quelle regioni in cui il tasso è superiore al 25%, quindi anche quelle italiane. Secondo fonti italiane al nostro Paese spetterebbero dai 300 ai 500 milioni. Il Presidente francese, Francois Holande, ha dichiarato nella notte che alla Francia ne spetterebbero circa 600 milioni. I miliardi complessivi potrebbero però diventare 8 grazie agli strumenti per la flessibilità, tanto insistentemente chiesti dal Parlamento europeo e dagli Stati meno ‘rigoristi’. I sei miliardi saranno inoltre anticipati al biennio 2014-2015. Sta agli Stati adesso essere capaci di metere in campo dei progetti per sfruttare questi fondi.
Il primo ministro Letta, uscendo dalla riunione questa notte, si è detto soddisfatto “sia per la parte sulla lotta alla disoccupazione giovanile che sul bilancio”. Letta ha addirittura parlato di un possibile ‘surplus’ di 3 miliardi per i giovani. “Riusciamo a ottenere più di quanto si pensava nel senso che c’è un’aggiunta, probabilmente di 3 miliardi di euro, rispetto a quanto era previsto. È un risultato molto positivo e sono molto contento”, anche se la stima italiana risulta troppo ottimistica.
“Questa notte abbiamo preso decisioni che possono creare e creeranno lavoro” scrive nelle conclusioni della prima giornata il Presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy. “Nessuna illusione” aggiunge: “Il problema non sarà risolto questa notte ma non ci sono ragioni per avere una mentalità da ‘missione impossibile’” perché “azioni comuni e immediate possono fare la differenza”. La flessibilità offerta dal Mff, ricorda van Rompuy, significa che oltre ai 6 milioni di euro già previsti a febbraio, ce ne saranno sostanzialmente di più per la lotta alla disoccupazione giovani: “Secondo le proiezioni – specifica – almeno 8 miliardi di euro in totale”. Dopo il braccio di ferro con il premier britannico David Cameron sul bilancio 2014-2020, Van Rompuy ha anche assicurato: “L’approvazione da parte degli Stati membri è senza equivoci, ora tocca al Parlamento europeo”.
“L’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile sia pienamente operativa entro gennaio 2014, in modo da consentire i primi pagamenti ai beneficiari nelle regioni dell’Ue con tassi di disoccupazione giovanile superiori al 25% – si legge nelle prime conclusioni ufficiali – Affinché l’iniziativa possa svolgere appieno il suo ruolo i 6 miliardi a questa assegnati dovrebbero essere erogati nei primi due anni del prossimo quadro finanziario pluriennale”.
“Nell’attuazione dei fondi strutturali l’accento sarà posto in particolare sull’occupazione giovanile, anche riprogrammando fondi non spesi ove opportuno. La Commissione e gli Stati membri sfrutteranno tutte le possibilità offerte dal Fondo sociale europeo (Fse), che rappresenta uno degli strumenti finanziari principali a tal fine a livello dell’Ue, anche sostenendo la creazione di nuovi posti per i giovani lavoratori” si legge ancora nelle conclusioni che così spiegano (senza mai citare cifre) i fondi aggiuntivi: “Inotre i margini di disponibilità entro i massimali del Quadro finanziario pluriennale per gli anni 2014-2017 saranno usati per costituire un ‘margine globale per gli impegni’ al fine di finanziare, in particolare, misure di lotta contro la disoccupazione giovanile”. Lasciando quindi intuire che per i finanziamenti aggiuntivi si potrebbe dover aspettare il secondo biennio del nuovo Mff, quindi dal 2016 al 2017.