Consiglio europeo complicato dal ‘No’ di Londra al bilancio pluriennale: l’intesa mette in discussione il rebate che, si era promesso, non sarebbe stato toccato
20:30 Schulz: “Cameron non è mai contento” – Martin Schulz conferma che Cameron sta puntando i piedi sul bilancio pluriennale dell’Ue. “Sappiamo tutti che non è mai contento” ha detto alla conferenza stampa che è seguita al suo intervento al vertice. “Anche oggi ho avuto l’impressione che non fosse del tutto contento, non ho conoscenze profonde di quello che sta accadendo sulla questione del ‘rebate’, ma sembra che la decisione non sia ancora stata presa” ha aggiunto Schulz. E a chi gli chiedeva se su questa posizione il premier britannico fosse solo il Presidente del Parlamento ha risposto: “Finché c’è Mark Rutte (premier olandese, ndr) Cameron non sarà mai solo”.
Il Consiglio europeo si apre con più di un’ora di ritardo. L’incontro con le parti sociali, previsto per le 16,30, è slittato alle 17,45. Tutto tempo, secondo fonti diplomatiche, speso nel tentativo di convincere il premier britannico, David Cameron ad accettare il bilancio dell’Unione per il 2014-2020 (Mff) su cui proprio questa mattina Parlamento e Consiglio hanno trovato un accordo.
“È essenziale che ci atteniamo all’accordo di febbraio – ha detto Cameron entrando al vertice – l’Europa deve vivere con i propri mezzi come fa la Gran Bretagna, e tenere le spese sotto controllo”.
Il punto che sta rischiando di mettere in crisi l’accordo e che rischia di prolungare fino a notte i lavori del vertice è la riduzione del rebate britannico, il rimborso alla Gran Bretagna per fondi agricoli non utilizzati . In base al nuovo accorto, a causa della combinazione di tagli alle risorse e cambiamenti “tecnici” sui fondi agricoli, il rebate sarebbe ridotto. Un punto che non va giù al premier britannico che ricorda come in precedenza si fosse promesso di lasciarlo invariato.