Da oggi con un ‘click’ tutte le informazioni per l’uso di queste altre risorse comunitarie
La Commissione europea continua ad aiuta le imprese a usufruire dei fondi comunitari messi a disposizione. A quali fondi accedere? Come fare per inoltrare la richiesta? Quali sono le scadenze da rispettare? A queste e altre domande l’esecutivo comunitario ha già iniziato a rispondere attraverso il portale tematico “Accesso ai fondi dell’Ue” , che da oggi include anche i fondi strutturali. Le imprese di tutta Europa, sottolinea il commissario europeo per l’Industria e l’imprenditoria, Antonio Tajani, quindi “potranno accedere con più facilità a utilissimi finanziamenti grazie all’ampliamento, voluto dalla Commissione europea, del portale unico dedicato ai finanziamenti dell’Ue”. Il portale ora accoglie anche il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e il Fondo sociale europeo (Fse).
Inaugurato il mese scorso, il portale unico dedicato ai finanziamenti dell’Ue fornisce agli imprenditori e alle piccole e medie imprese informazioni semplici, complete e aggiornate per accedere a oltre 100 miliardi di euro di vari programmi dell’Unione europea per il periodo 2007-2013. “Le integrazioni apportate oggi – sottolinea Tajani – raddoppieranno il numero di banche e fondi partner, portandolo a oltre mille”. Ciò significa un rafforzamento di una fonte d’informazioni “essenziale per il finanziamento delle Pmi mediante garanzie, prestiti e capitale di rischio”.
Il portale unico dedicato ai finanziamenti dell’Unione europea “aiuterà le Piccole e medie imprese a reperire facilmente e velocemente i finanziamenti tanto necessari”, assicura Tajani. Una delle priorità della Commissione Ue, ricorda, è semplificare e ridurre gli ostacoli che le imprese si trovano ad affrontare. In tal senso “l’integrazione dei Fondi strutturali dell’Ue nel portale unico rappresenta un importante caposaldo”. Poi però servirà l’azione dei governi, perchè ognuno deve fare la propria parte. Per questo, prosegue ancora Tajaini, “desideriamo incoraggiare gli Stati membri e le regioni a utilizzare tali strumenti finanziari in quanto possono rafforzare gli effetti della politica di coesione, fungendo da catalizzatori d’investimenti di cruciale importanza, necessari per fornire un impulso all’economia europea e creare occupazione”.
Renato Giannetti