I deputati europei percepiscono ogni mese un’indennità parlamentare di circa 7.900 euro lordi, che netti diventano circa 6 mila. A questi soldi si aggiungono le spese di viaggio a cui si deve far fronte per lavoro (rimborsate in base alle fatture presentate) e infine una diaria giornaliera di 304 euro per ogni presenza dimostrata da una firma sull’apposito registro.
E così capita spesso che i deputati europei, anche quando non seguono effettivamente lavori in commissione o in plenaria, abbiano la cattiva abitudine di andare al Parlamento giusto per timbrare il cartellino e intascare così il rimborso. Uno di loro, l’italiano Raffaele Baldassarre del Pdl/Ppe (forse non il più indicato per questo tipo di attacco, avendo un cartellino delle presenze che supera il 92%), è stato beccato da un giornalista olandese di GeenStijl Tv, Tom Staal, mentre entrava a firmare il registro alle 18 e 30 di sera. “Abbiamo visto che ha appena marcato il cartellino di ingresso, ma sono le 18 e 30, non le sembra un po’ tardi per arrivare al lavoro?” gli ha chiesto Staal in inglese. Baldassarre ha risposto inizialmente che non capiva (“I don’t understand”), ma poi è stato incalzato in stile ‘Iene’ (“Eh ma così è troppo facile, se diventa difficile non capisce. Arriva, timbra il cartellino, avrà così 300 euro e poi se ne va. Mi piace questo lavoro, lo voglio anche io!”) e ha cominciato a perdere la pazienza. Quando il giornalista ha provato a seguirlo anche in ascensore il parlamentare ha perso le staffe ed è passato alle vie di fatto prendendolo a schiaffi e spintoni. A separare i due ci ha pensato poi, sempre con modi piuttosto bruschi, un altro deputato del Ppe (in quota Udc), Gino Trematerra.
Una notazione finale. Il giornalista in serata ha ammesso di essere stato aiutato a realizzare il servizio da un deputato europeo olandese, con il quale brinda in alcune immagini poi trasmesse. Si tratta di Daniel van der Stoep, del partito razzista ed antislamico olandese Pvv, quello di Geert Wilders. Bene, le sue presenze al voto in aula sono del 90.03%, poco più di quelle di Baldassarre, che sempre secondo i dati di Vote Watch Europe, è all’87,02%. A buttarla in caciara certe cose possono sfuggire. Certo se Baldassarre fosse stato più freddo avrebbe probabilmente meglio affermato le proprie ragioni sin dall’inizio.
Per saperne di più:
– Stipendi parlamentari: e se l’Italia prendesse esempio da Bruxelles?
In serata il deputato si è spiegato in un’intervista all’agenzia Vista per RepubblicaTV