Secondo il gruppo di alto livello istituito dalla Commissione la formazione per i professori deve essere obbligatoria. Vassiliou: “La qualità dell’istruzione è essenziale”
Formazione obbligatoria certificata per i professori, più attenzione nell’aiutare gli studenti a sviluppare competenze imprenditoriali, creazione di un’Accademia europea dell’insegnamento. Sono alcune delle azioni che, nei prossimi anni, potrebbero aiutare a migliorare la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento nelle università pubbliche europee. A stilare la lista di sedici suggerimenti, il gruppo di alto livello per la modernizzazione dell’istruzione superiore pubblica, che oggi ha presentato la sua prima relazione. Il gruppo, istituito lo scorso settembre dalla Commissione europea, ha condotto in questi mesi diverse consultazioni e ha messo in evidenza i limiti di molte università europee. Tra questi, ad esempio, il fatto che spesso si ponga troppo l’accento sulla ricerca piuttosto che sull’insegnamento. Bisogna invece ritornare al punto di partenza, evidenzia la relazione e riportare al centro dell’attenzione la qualità dell’insegnamento.
Per farlo il gruppo ha immaginato sedici strumenti pratici e non particolarmente complessi da applicare. La novità più grande, quella secondo cui i docenti dovrebbero essere formati all’insegnamento: entro il 2020, prevede una delle raccomandazioni, tutto il personale docente delle università dovrebbe avere ricevuto una formazione pedagogica certificata. Secondo i suggerimenti, poi, gli atenei dovrebbero introdurre approcci interdisciplinari per aiutare gli studenti a sviluppare mentalità imprenditoriali ed innovative, spingere i docenti ad imparare tecniche di insegnamento online e favorire la mobilità degli studenti.
E ancora, l’Unione europea dovrebbe incoraggiare la creazione di un’accademia europea dell’insegnamento e dell’apprendimento, gli Stati membri dovrebbero dare la priorità al sostegno, con i Fondi strutturali, ad iniziative volte a sviluppare competenze pedagogiche e gli istituti dovrebbero sviluppare sistemi di tutoraggio e follow-up per accompagnare gli studenti alla laurea e oltre. Il gruppo di alto livello chiede poi che vengano premiati quei docenti che contribuiscono al miglioramento della qualità dell’insegnamento e che vengano maggiormente tenuti in considerazione i feed-back degli studenti.
“Quando ho costituito il gruppo il mio obiettivo era incoraggiare il nascere di nuove idee. Le sue raccomandazioni sono tempestive, pratiche e non richiedono necessariamente che si spenda molto di più” commenta la relazione Androulla Vassiliou, commissario responsabile per l’Istruzione. “La qualità dell’insegnamento nella nostra istruzione superiore e nei sistemi di formazione – aggiunge – è essenziale per assicurare che gli studenti siano dotati della giusta miscela di competenze necessarie per il loro futuro sviluppo personale e professionale. La Commissione farà quanto in suo potere per sostenere l’implementazione di queste raccomandazioni”.
Stilato l’elenco di raccomandazioni, ora il gruppo di alto livello inizierà la seconda parte della sua missione: studiare metodi per massimizzare l’impatto dei nuovi metodi di insegnamento, come i corsi on line, che consentano alle persone di accedere da casa all’istruzione superiore. La prossima relazione del gruppo di alto livello, di cui fa parte anche un professore della Sapienza di Roma, Alessandro Schiesaro, è prevista per il giugno 2014.
Letizia Pascale