La commissione Problemi economici adotta il testo per la tassa voluta da undici Paesi, tra cui l’Italia. Che però valuterà perché contraria all’imposta sui bond
Aliquote ridotte fino al 2017, poi si applica la tassa intera come proposto in origine. Un principio valdido per azioni, titoli di stato e derivati. Questi i contenuti del testo approvato in Parlamento europeo sulla proposta di introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie. La commissione Problemi economici ha trovato un accordo sulla proposta avanzata dagli undici stati membri di procedere con l’introduzione di quella che è nota anche come ‘Tobin Tax’, passando ora la parola all’Aula che esaminerà il provvedimento nella sessione plenaria di luglio. Il Parlamento propone fino all’1 gennaio 2017 aliquote dello 0,05% sulla compravendita di titoli di stato e fondi pensione, e aliquote dello 0,005% per le transazioni sui derivati. Dal 2017 poi le aliquote saranno riportate ai livelli proposti dagli stati (0,1% e 0,01%).
Il dimezzamento provvisorio delle aliquote sembra veneire incontro ad alcune esigenze sollevate dagli stati membri, in particolare l’Italia (a volere la tobin tax sono Austria, Belgio, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna). Il nostro paese, dopo un primo assenso, ha espresso contrarietà all’imposizione della tassa sulle transazioni finanziarie ai titoli di stato. A detta di Anni Podimata (S&D), relatore del testo, quello varato dalla commissione Problemi economici è dunque un buon risultato. “Nonostante un’intesa attività di lobby, il voto di oggi dimostra che l’impegno del Parlamento per questa tassa rimane fermo e deciso”.
L’Italia a questo punta deciderà cosa farsi. E’ lo stesso Podimata a ricordare che “a questo punto spetta agli undici paesi trovare un accordo e procedere alla cooperazione rafforzata”, ma l’accordo potrebbe non essere cosa scontata. “Confermo che l’Italia è contraria un’imposizione della tassa sulle transazioni finanziarie ai titolo di stato”, la prima reazione del ministro degli Affari europei, Enzo Moavero Milanesi, che però ammette di “non essere al corrente” di quanto votato in Parlamento oggi. L’Italia comunque valuterà. “Ne parlerò con il collega dell’Economia e decideremo cosa fare”.
Per saperne di più:
– L’Italia cambia idea ed è pronta a bloccare la Tobin tax