I deputati di Strasburgo hanno espresso preoccupazione per l’uso sproporzionato ed eccessivo della forza da parte della polizia turca in reazione alle proteste al Gezi Park a Istanbul. In una risoluzione votata giovedì, il Parlamento europeo ha chiesto al primo ministro Recep Tayyip Erdogan di adottare “una posizione unificante e conciliante”. I parlamentari hanno chiesto che i responsabili delle azioni violente della polizia siano assicurati alla giustizia e che i manifestanti pacifici arrestati siano rilasciati immediatamente e le vittime risarcite. L’Aula ha ricordato che in una democrazia pluralista e inclusiva la maggioranza ha la responsabilità di includere l’opposizione e la società civile nel processo decisionale.
I deputati sono anche preoccupati per il deterioramento della libertà di stampa e per gli atti di censura e autocensura nei media turchi visto che i maggiori organi di informazione turchi non hanno dato risalto alle manifestazioni e le autorità hanno arrestato utenti di Twitter. L’eurodeputato irlandese Paul Murphy della Sinistra Unita (Gue/Ngl) ha puntato il dito contro l’Alto rappresentante per la politica Estera dell’Unione, Catherine Ashton, affermando di essere “inorridito dal comunicato stampa rilasciato domenica in cui si parla della ‘necessità di moderazione da tutte le parti’”. “A Istanbul sono stato personalmente testimone di una massiccia e sistematica violenza da parte della polizia turca contro i manifestanti – ha continuato Murphy – E la sua affermazione è arrivata appena 24 ore prima che la polizia si trasferisse Piazza Taksim trasformandola in una zona di guerra. I manifestanti che ho incontrato a Istanbul sono stati una fonte di ispirazione assoluta. Sono solo colpevoli di rivendicare i propri diritti e libertà”.
“Attaccare manifestanti pacifici che stanno difendendo l’ambiente e il loro diritto di espressione non è un comportamento degno per un Paese candidato ad entrare a far parte dell’Ue” ha dichiarato Franziska Keller dei Greens mentre il popolare europeo Elmar Brok ha aggiunto: “Fermare la violenza non è abbastanza per dire che hanno cambiato i loro metodi. Dobbiamo valutare se il governo di Erdogan abbia intrapreso una strata che porta la Turchia lontano dai valori fondamentali dell’Ue”.
“Molte delle preoccupazioni dei manifestanti sono condivise dal Parlamento europeo e sono state rafforzate dagli sviluppi attuali: la libertà di espressione, di stampa e la libertà dei media, la libertà di riunione continuano ad essere seriamente ostacolate in Turchia” ha affermato Martin Schulz. Il presidente del Parlamento europeo però non crede che mettere in discussione l’accesso della Turchia nell’Ue sia la strada giusta da percorrere: “È essenziale mantenere un dialogo aperto con Ankara. Dobbiamo mantenere il processo di adesione in vita senza però evitare di affrontare questioni relative ai diritti fondamentali e dello Stato di diritto nel Paese”.
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