Anche nel 2012 il settore continua a crescere: vendite per 72 milioni di euro. Da luglio in vigore il nuovo regolamento europeo. Tra le sfide la ricerca di metodi alternativi ai test sugli animali
Il 2012 è stato un anno di crescita. Non sono molti i settori a poterlo dire: lo può sicuramente fare il comparto cosmetico che in questi giorni a Bruxelles fa il punto sul suo andamento in occasione dell’Assemblea generale di Cosmetics Europe. Vendite per 72 miliardi di euro e una crescita dello 0,8%, di questi tempi, sono decisamente un risultato di cui essere soddisfatti. Così come la conferma che il mercato europeo rimane, in questo settore, il primo in assoluto: quasi il doppio di quelli di Stati uniti e Giappone messi insieme.
“L’industria cosmetica in Europa dà lavoro a 1 milione e mezzo di persone, tra cui oltre 25 mila scienziati”, fa i conti il Presidente di Cosmetics Europe, Fabio Franchina. “Spesso il business dei cosmetici viene sottovalutato – aggiunge – ma è uno dei migliori che si possano trovare in Europa, è uno dei pilastri della nostra economia”.
Nonostante il 2012 si sia chiuso con il segno più, i risultati cambiano comunque da Paese a Paese. Alcuni Stati fanno registrare una contrazione del volume del mercato. Peggio di tutti Austria (-11,7%) e Grecia (-9,1%). Malino anche l’Italia che registra un -1,8%. Quello del nostro Paese rimane comunque, con Germania, Francia e Gran Bretagna, uno dei mercati più ampi e siamo in assoluto lo Stato in cui è più alto il numero di piccole e medie imprese operanti in questo settore.
Presto per il settore ci sarà un’importante novità: dall’11 luglio entrerà in vigore il nuovo Regolamento europeo per i cosmetici, a sostituzione dell’attuale direttiva. “Questo regolamento rinforza il contesto legislativo per i cosmetici e migliora la sicurezza del consumatore”, spiega il Commissario europeo per i consumatori, Tonio Borg. “Porta molti miglioramenti con effetti diretti sul consumatore: più controlli sulla sicurezza, una ‘cosmeto-vigilanza’, e disposizioni sulle dichiarazioni relative ai prodotti. Su questo ultimo punto un’informazione trasparente e affidabile è necessaria”.
Altro tema attualissimo e discusso nel settore è il divieto di test sugli animali, ora completamente vietati nell’Ue. Solo pochi mesi fa è entrata in vigore anche l’ultima parte della direttiva che ha imposto lo stop alla sperimentazione anche per quei pochi ingredienti, i cui possibili effetti sulla salute umana erano ritenuti troppo complessi per essere testati solo con metodi alternativi. Ora per il settore cosmetico si apre una grande sfida: “Ci sono effettivamente dei problemi a testare i nuovi ingredienti” ammette il direttore generale di Cosmetics Europe, Bertil Heerink, spiegando che il problema è potere garantire la sicurezza del consumatore. “Siamo certi che riusciremo a rispettare le attese etiche della società” promette ma “per aggirare il problema abbiamo bisogno di aumentare la ricerca e ci aspettiamo che in questo la Commissione faccia la sua parte”.
Letizia Pascale