Per il presidente della banca centrale tedesca serve a “comprare tempo per l’azione sui bilanci”
La cancelliera Merkel: “Francoforte sta facendo il necessario per stabilizzare l’euro”.
Come previsto ieri nella aule della Corte costituzionale tedesca è andato in scena il primo scontro tra la Banca centrale tedesca e quella europea. Il tribunale di Karlsruhe è chiamato a decidere se alcune misure straordinarie di stimolo all’economia della Bce rispettino la costituzione federale. Sul banco degli imputati soprattutto l’Omt (Outright Monetary Transactions), lo ‘scudo salva-spread’, di cui la Francoforte si è dotata a settembre per cercare di limitare gli spread dei Paesi in difficoltà acquistando i loro titoli di Stato sul mercato secondario.
Un meccanismo ancora mai utilizzato ma che rischia, secondo il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, di confondere politica monetaria e politica fiscale. “Non può essere compito della politica monetaria comprare tempo per l’azione sui bilanci” ha detto alla Corte. Secondo Weidmann gli acquisti di bond potrebbero compromettere il ruolo disciplinatorio dei mercati finanziari, che tendenzialmente premiano i comportamenti corretti e puniscono quelli errati. Inoltre il suo timore è che i Paesi membri potrebbero approfittarne e continuare con politiche meno rigorose fiduciosi di essere poi aiutati da Francoforte.
A difendere il programma davanti alla corte è stato Joerg Asmussen, il membro del Comitato Esecutivo della Bce, che ha spiegato che l’Omt “è di fatto limitato perché si concentra sui titoli a breve termine”. Non si può poi temere che i governi se ne approfittino perché qualora gli Stati iniziassero a emettere solo debito a breve scadenza, “la Bce reagirebbe”. Lo stesso presidente dell’Eurotower, Mario Draghi, ha sottolineato in un’intervista alla ‘Zdf’ come il cosiddetto ‘piano anti-spread’ abbia come scopo preservare la moneta unica, e non soccorrere i Paesi in difficoltà.
E lo stesso governo tedesco ha spalleggiato Francoforte. “Trovo difficile immaginare i tribunali tedeschi decidere direttamente sulla legalità delle azioni della Bce”, ha dichiarato ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, esprimendo la posizione ufficiale di Berlino. “Il governo tedesco non vede segnali che le misure adottate finora dalla Bce violino il suo mandato”, ha affermato di fronte alla Corte il ministro e confermando quanto già spiegato dal cancelliere Angela Merkel, che all’assemblea della Bdi, la Confindustria teutonica aveva anticipato: “Affermeremo che la Bce sta facendo il necessario per stabilizzare l’euro”. Oggi prevista la seconda giornata di udienze. Il parere definitivo è atteso per settembre e potrebbe essere successivo alle elezioni politiche tedesche, ma intanto i mercati hanno cominciato a tremare con le borse in calo in tutto il mondo.