Adottata una nuova normativa che estende a tutti gli Stati il riconoscimento degli ordini di protezione. Entrerà in vigore a partire dal 2015. Reding: “Rapida attuazione da parte degli Stati”
Le vittime di violenza, in particolare della violenza domestica, potranno presto contare su una protezione valida in tutta l’Unione europea a seguito dell’adozione odierna di una proposta della Commissione europea da parte dei ministri della Giustizia degli Stati membri dell’UE. Il nuovo regolamento sull’ordine di protezione a livello dell’Unione europea consentirà a coloro che hanno subito atti di violenza di far valere, ovunque si trovino nell’UE, il provvedimento restrittivo ottenuto nel paese d’origine. In pratica ciò significa che i provvedimenti restrittivi emessi in un paese dell’UE dovranno essere riconosciuti in tutta l’Unione: la protezione seguirà così la persona nei suoi spostamenti. A beneficiare di questa legge dell’Unione saranno in particolare le donne: secondo i sondaggi, in Europa circa una su cinque ha subito violenza fisica almeno una volta nella vita.
“Questo è un esempio eccellente del lavoro che l’Europa svolge in favore dei suoi cittadini”, ha dichiarato la Vicepresidente della Commissione Viviane Reding. “Desidero ringraziare i ministri della Giustizia e il Parlamento europeo per il loro sostegno nel portare velocemente a buon fine le proposte della Commissione. Le vittime meritano di essere trattate con rispetto e di ricevere la protezione di cui hanno bisogno. Ora – ha aggiunto – mi aspetto dagli Stati membri che diano pratica attuazione in tempi rapidi all’ordine di protezione europeo e alla direttiva sui diritti delle vittime adottata l’anno scorso per il bene dei nostri cittadini”.
L’adozione, avvenuta formalmente oggi, del regolamento del Consiglio sul riconoscimento reciproco delle misure di protezione in materia civile fa seguito al voto del Parlamento europeo del 22 maggio. La Commissione lo aveva proposto nel quadro di un pacchetto di misure intese a migliorare i diritti delle vittime. La direttiva sui diritti delle vittime — che sancisce i diritti minimi delle vittime di reato ovunque esse si trovino nell’Unione europea — è già pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Entrambi gli strumenti integreranno l’ordine di protezione europeo del 13 dicembre 2011 che assicura la libera circolazione delle misure di protezione in materia penale in tutta Europa. Il voto di oggi rappresenta un importante passo avanti nel cercare di colmare le lacune nella protezione delle vittime della violenza domestica che vogliono esercitare il diritto alla libera circolazione nell’UE.
I prossimi passi: il regolamento verrà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (la raccolta delle leggi vigenti nell’UE) e si applicherà a decorrere dall’11 gennaio 2015.