A quanto pare il porto di Civitavecchia non sarà un nodo prioritario per le reti europee, non sarà nel famoso accordo Ten-T (raggiunto la scorsa settimana), non riceverà soldi europei per sviluppare la sua accessibilità e i suoi servizi. L’Italia non lo ha imposto come priorità all’Unione europea, Enrico Letta, che ne ha avuto occasione, non ha neanche tentato di inserirlo, in un recupero dell’ultimo momento del quale non è interamente responsabile il suo governo, appena arrivato, e il ministro competente Maurizio Lupi sembra non si sia posto la questione. E’ stata una scelta del governo italiano quella di non tentare, che sarà sancita oggi dal Coreper, la riunione dei rappresentanti permanenti a Bruxelles, che approverà e renderà nota la lista dei progetti che beneficeranno di finanziamenti europei, come il porto di Augusta. Ma magari ci sbagliamo?