Piano speciale per la gestione dei flussi migratori e l’innalzamento del livello di accoglienza
L’Italia potrà usufruire del sostegno dell’Unione europea nell’attuazione delle politiche per l’Asilo. Fino alla fine del 2014 le autorità italiane riceveranno assistenza in una serie di “aree prioritarie” come la raccolta dati e informazioni e la loro analisi, il sistema di accoglienza e la capacità emergenziale. È quanto prevede il piano speciale stipulato oggi a Malta tra il prefetto Angela Pria, capo del dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno, e Robert Visser, direttore esecutivo dell’Ufficio europeo di sostegno per l’Asilo (Easo). In base all’accordo l’Easo offre al nostro Paese “assistenza tecnica e operativa” per la gestione dei flussi migratori e delle richieste di Asilo, con lo scopo di anticipare l’attuazione del nuovo pacchetto europeo sul tema rispondendo allo stesso tempo alla sfida rappresentata dall’arrivo degli immigrati. L’assistenza fornita all’Italia intende inoltre garantire che il nostro Paese possa offrire “elevati standard di asilo”. Tutte queste esigenza avrebbero spinto l’Italia a richiedere l’assistenza dell’Easo, a cui l’agenzia europea ha risposto siglando l’accordo.
Il piano speciale di sostegno all’Italia, spiega l’agenzia europea, è stato negoziato e firmato sulla base di una convinzione piuttosto diffusa: l’attuale sistema di accoglienza e di asilo italiano “si trova ad affrontare più sfide e maggiori difficoltà nel garantire un livello omogeneo di servizi come previsto dalla legislazione nazionale”. Perciò l’Easo fornirà oltre 40 attività di sostegno, dall’assistenza tecnico-operativa alla formazione di personale, dalla fornitura di manuali a piani di sviluppo, dal miglioramento della qualità delle strutture di accoglienza alla definizione di nuove procedure operative.
Renato Giannetti