Dal Lazio alla Liguria fino al Festival Internazionale di chitarra acustica di Sarzana, tre concerti e un’intervista musicale. Di ritorno dalla mini tournee nello Stivale, durante la quale ha lanciato l’album che uscirà in autunno e che eunews.it contribuirà a produrre, il giovane cantante di “Colpo di Sole” ci racconta il suo viaggio “on the railway”
Una settimana attraverso l’Italia per raggiungere tutti i luoghi meta dei concerti. Giacomo Lariccia ha appena terminato quel che lui chiama un viaggio più “in the train” che “on the road”. Faticoso, ma intenso. “Dormivo poco, bevevo molta acqua come rimedio contro la fatica e ad un certo punto ho anche perso la voce …” – fatto di lunghe attese e momenti di solitudine – “che comunque ho imparato ad apprezzare” dice – ma anche e soprattutto “pieno di soddisfazioni”.
L’avventura è iniziata a Rocksteria, il music brunch della domenica romana che per l’occasione si è trasformato in una cena a buffet. Giacomo ha portato al Soul Kitchen, locale “dal profumo di gelsomino” nel quartiere di San Lorenzo, i brani del suo album d’esordio Colpo di Sole e alcuni dei nuovi pezzi. La formula – “che ancora non mi è congeniale” dice il cantante – era quella del “concerto – intervista” ovvero un’esibizione musicale inframmezzata dall’intervento di un conduttore con domande e dialoghi sui temi affrontati nelle canzoni come la fuga dei cervelli e il lavoro in miniera. “Una situazione nuova per me” racconta “perché ho sempre cercato di impostare i miei concerti come dei racconti all’interno dei quali il pathos va aumentando mentre qui venivo continuamente interrotto… ”.
Ma presto bisogna partire alla volta di Genova, “una città misteriosa, affascinante, assurda. I numeri civici per le strade sono doppi e di due colori. Bello, anzi, divertente … a saperlo prima!” racconta Giacomo che al Teatro della Tosse ha aperto “sussurrando” un duo di musica brasiliana. Sì, perché “dopo il concerto di Roma e la registrazione dal vivo per la rivista Chitarra Acustica con doppia intervista musicale insieme al cantautore pugliese Mimmo Cavallo sono rimasto completamente senza voce. Ho comprato sciroppi, pasticche, spray, collutori, ho preso persino la bava di lumaca (uno sciroppo prodotto in Belgio e venduto in Italia, ma questo Giacomo non lo sa! Nda), un rimedio naturale seicentesco che, in fondo, non è male! Mi sarebbe servito di più un po’ di silenzio e riposo ma non potevo permettermelo”.
Finito il tempo degli artisti bohemien, dissoluti e disordinati e nettamente chiusa l’epoca dei “cantanti maledetti” che non lasciavano la stanza d’hotel prima del pomeriggio inoltrato e convinti che la creatività andasse di pari passo con le sostanze assunte, oggi anche la discografia ha imposto i suoi ritmi. E grandi dormite dopo i concerti, a quanto pare, non esistono più. Come sa bene chi si sposta frequentemente, i trasporti richiedono molta pazienza e fra cambi e ritardi si passa molto tempo nei vagoni e nelle stazioni: tocca quindi svegliarsi presto la mattina per viaggiare. Tanto più se ai tempi pratici si sommano i tempi “tecnici”: “se suoni per due giorni di fila praticamente non dormi perché il mattino dopo il primo concerto devi alzarti presto per effettuare il sound check che deve essere fatto molte ore prima della seconda esibizione”. Ma Giacomo, musicista “pulito”, alla vita “border line” di alcuni suoi predecessori preferisce ritmi più morigerati e rimedi più salubri contro la stanchezza: “Cerco di riposarmi una volta arrivato in albergo prima dei concerti e, asso nella manica, bevo tanta acqua. Fino a tre, quattro litri al giorno se la sera devo suonare. Mi sono convinto e ho verificato che l’acqua purifica e toglie la fatica”,
Così, sveglia alle otto e bottiglia d’acqua alla mano, dopo una ricca colazione al Porto di Genova Giacomo, a fine maggio, parte per l’ultima – e più importante – tappa del tour: l’Acoustic Guitar Meeting, il Festival Internazionale di chitarra acustica, nella rocca medicea di Sarzana. “E’ stato un onore e un piacere suonare lì”, dice, “insieme ad ospiti provenienti da tutto il mondo. Tra il pubblico c’era anche il neo Ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge. Bellissimo l’ambiente, il palco e gli stand: duemila liutai che esponevano e ti facevano provare le loro chitarre sotto ogni forma e profilo. Insomma un sogno!”.
Ma il viaggio si conclude in fretta ed è subito tempo di tornare a Bruxelles. Stanco e felice Giacomo porta a casa i frutti di un’esperienza molto soddisfacente. Durante i giorni del tour è cresciuto nettamente il numero dei partecipanti a Sempre Avanti, il progetto di crowd founding che porterà alla produzione del nuovo album, proprio come il capolinea di un lungo cammino e grazie al sostegno dei duecento mecenati “compagni di avventura”.
Anche eunews.it, per la prima volta, co – produttore di un disco, sta facendo la sua parte nel sostenere il cantante. Il direttore Lorenzo Robustelli spiega il perché di questa scelta: “Giacomo Lariccia è un’artista che ti riconcilia con la vita. Canta spesso la realtà, che è dura, difficile, ma lo fa con la giusta leggerezza, che non ti permette di abbandonarti alla malinconia ma anzi, ti incoraggia a darti da fare per sostenere la tua parte. E questo eunews.it vuol fare stando tra i ‘produttori’ del nuovo disco: vogliamo fare la nostra parte per sostenere un artista che è capace di dare tanto e che ha scelto la strada dei coinvolgimento del suo pubblico. Noi ci vogliamo essere”.
Insomma, a circa un mese dalla chiusura della prima fase di raccolta fondi “posso dire che siamo a buon punto”, fa sapere Giacomo, “ma il traguardo è ancora lontano, abbiamo ancora bisogno del vostro sostegno” dice al suo pubblico. Per il momento il prossimo appuntamento con le sue canzoni è il 7 giugno con il concerto in miniera a Genk. Chi fosse interessato può trovare i dettagli dell’evento al link della pagina facebook:
https://www.facebook.com/events/186649898156837/?fref=ts
Loredana Recchia
Per saperne di più:
– Giacomo Lariccia, un nuovo disco e 200 mecenati per guardare “Sempre avanti”
– Giacomo Lariccia finalista al Tenco: orgoglio italiano a Bruxelles