La percentuale dei giovani senza lavoro nell’eurozona tocca il 12,2%, in Italia è al 40,5%. Il commissario Andor: “Mobilitare tutti gli strumenti a disposizione”. L’inflazione sale dall’1,2 all’1,4%
Al ritmo di cinque nuovi “arruolati” ogni due minuti ad aprile sono diventati 19,3 milioni di persone: altri 95 mila si sono aggiunti in un solo mese all’esercito dei disoccupati dell’Eurozona. Una schiera ormai impressionante, mai così vasta dal 1995 ad oggi. I dati Eurostat sulla disoccupazione di aprile fanno infatti segnare un altro di quei record di cui si farebbe volentieri a meno: lo scorso mese i senza lavoro nell’Europa a 17 hanno toccato il 12,2% contro l’11,2 dell’aprile 2012 e in rialzo anche rispetto al 12,1% di marzo.
Leggermente meglio nell’Ue a 27, dove il tasso di disoccupazione si è attestato ad aprile all’11% (lo stesso livello di marzo) contro il 10,3% di aprile 2012. Nel complesso dell’Ue e rispetto a un anno fa, sono 18 i Paesi che hanno registrato una crescita dei senza lavoro, mentre in 9 c’è stata una flessione. I Paesi con i tassi più bassi sono Austria (4,9%), Germania (5,4) e Lussemburgo (5,6). Quelli in cima alla classifica dei disoccupati sono invece Grecia (27%), Spagna (26,8) e Portogallo (17,8). L’Italia (al 12,0%) segna un aumento di 0,1% punti rispetto a marzo e di 1,4 punti rispetto allo scorso anno: i senza lavoro nel nostro Paese restano sopra quota 3 milioni.
Malissimo la disoccupazione giovanile, arrivata a quota 24,4% nell’Eurozona e al 23,5% in tutta l’Ue. Anche questi sono nuovi record: livelli così alti non erano mai stati toccati dal 1995, cioè da quando è stato avviato il monitoraggio Eurostat. L’Italia, con il suo 40,5% di giovani senza occupazione, è al quarto posto dopo Grecia, Spagna e Portogallo. Nel complesso, i giovani disoccupati nei 17 Paesi euro sono arrivati ad essere 3,6 milioni (5,6 nell’Ue), 188 mila in più rispetto a un anno fa. Germania, Austria e Olanda sono i Paesi con meno ragazzi senza lavoro.
“L’Unione europea e gli Stati membri devono lavorare insieme per mobilitare tutti gli strumenti a disposizione per creare posti di lavoro e tornare ad una crescita economica sostenibile” commenta gli ultimi dati il Commissario europeo per occupazione, affari sociali e inclusione, László Andor. Una chiara indicazione che la Commissione ha dato anche con le raccomandazioni appena pubblicate, in cui si invitano i Paesi membri a “intraprendere azioni decisive per combattere gli inaccettabili livelli di disoccupazione, in particolare giovanile”. Nello specifico Andor invita a “fare urgentemente passi concreti per mettere in atto la Garanzia per i Giovani” che assicurerebbe ai ragazzi sotto i 25 anni di ricevere un offerta di lavoro, avere accesso ad una valida proposta di formazione, ad uno stage o ad un apprendistato entro quattro mesi dalla fine degli studi.
Anche l’indice di inflazione annuale cresce all’interno dell’eurozona: a maggio si attesterà all’1,4%, in aumento rispetto ai livelli di aprile (1,2%). Lo rileva l’Eurostat nelle stime preliminari diffuse oggi. Rispetto a un anno fa, comunque, il costo della vita è sceso di un punto percentuale (l’inflazione nella zona euro era al 2,4% a maggio 2012, rispetto all’1,4% stimato per maggio 2013). A spingere verso l’alto l’inflazione l’aumento dei prezzi dei generi alimentari, degli alcolici e del tabacco. Queste tre componenti (conteggiate insieme nella stessa voce), secondo l’istituto di statistica europeo, faranno segnare un +0,4% a livello mensile (indice dei prezzi al consumo al 3,3% a maggio 2013 rispetto al 2,9% di aprile). Cresce anche il costo dei servizi (+0,3% su base mensile, da 1,1% di aprile all1,4% stimato per maggio).
Letizia Pascale