La ministra dell’Agricoltura riceve il commissario europeo a Roma
“Con confronto e dialogo troveremo una soluzione condivisa alle questioni aperte”
I toni sono cordiali, ma tra Europa e Italia la contesa sugli Ogm rimane in tutta la sua sostanza. Una riprova, nell’incontro che a Roma il ministro delle politiche agricole, Nunzia De Girolamo, ha avuto con il commissario europeo per la salute e politica dei consumatori, Tonio Borg. Al centro dell’incontro diverse questioni, tra cui la proposta della Commissione sulla coltivazione degli Ogm.
Una occasione che appunto è servita al nostro ministro per ricordare l’ordine del giorno approvato all’unanimità la settimana scorsa dal Senato sugli Ogm “nel quale – ha puntualizzato- il Parlamento impegna il Governo ad adottare la clausola di salvaguardia e/o la misura cautelare a tutela della salute umana, dell’ambiente e del modello economico e sociale del settore agroalimentare italiano”. Il rappresentante europeo ha a sua volta ricordato “la proposta di regolamento, ancora in discussione, che lascerebbe ogni Stato nella possibilità, secondo criteri prestabiliti, di scegliere se coltivare Ogm o no”. Come si vede, dunque, la questione è e rimane aperta. Ma Nunzia De Girolamo si dice “convinta che attraverso il confronto e il dialogo con la Commissione europea riusciremo a trovare una soluzione condivisa a tutte le questioni aperte. Ho trovato nel mio interlocutore quella disponibilità e quella predisposizione alla risoluzione dei problemi indispensabili per un lavoro comune”.
In Italia l’allerta verso gli Ogm rimane alta. E non a caso la Coldiretti rimarca il rischio della contaminazione da organismi geneticamente modificati che non sono autorizzati nel Vecchio Continente. Un problema che riguarda pure il riso importato dalla Cina, ma anche dagli Usa che ha aumentato l’export verso l’Italia del 12% nel 2012, dopo che nel passato era scoppiato lo scandalo dell’importazione illegale in tutto il mondo di riso geneticamente modificato non autorizzato.
Tutto questo mentre in contemporanea dagli Stati Uniti arriva la notizia che un agricoltore dell’Oregon ha trovato nei suoi campi una varietà di frumento geneticamente modificato non approvato, nel senso che i semi del cereale in questione appartengono a una specie che non può essere coltivata in America. Il dipartimento dell’Agricoltura ha comunicato che il frumento non è stato messo in commercio e che comunque non ci sarebbero rischi per la salute pubblica. Tuttavia la notizia sta incrinando le relazioni commerciali internazionali, Italia compresa, visto che gli Stati Uniti vendono la metà del loro prodotto sui mercati di Europa e Asia.
Silvio Boni