Alla prima uscita a Bruxelles il responsabile dell’Ambiente dimentica il procedimento
Ma precisa a eunews.it: “Siamo ancora al precontezioso e inoltre contiamo di uscirne a breve”
“Siamo ancora al precontenzioso, per questo non l’ho citata tra le procedure aperte”. Così il ministro dell’Ambiente, Andera Orlando, spiega a eunews.it la mancata citazione della discarica laziale di Malagrotta tra le procedure di infrazione in corso contro l’Italia. Oggi ai cronisti di Bruxelles aveva dichiarato che l’Unione europea non ha aperto alcuna procedura nei confronti dell’Italia per la gestione dei rifiuti nel Lazio. “Non l’ho citata anche perché pensiamo di riuscire a chiudere a breve questa vicenda, riteniamo di avere buoni elementi per poterlo fare” e “comunque questo tema non era nell’agenda di oggi” precisa ancora il ministro a eunews.it. Orlando è venuto per la prima volta a a Bruxelles da quando è stato nominato al dicastero di via Cristoforo Colombo per discutere, tra le altre cose, proprio di rifiuti con il commissario europeo per l’Ambiente, Janez Potocnik.
Lo scorso 21 marzo la Commissione Ue ha deferito il nostro Paese alla Corte di giustizia europea perché “la discarica di Malagrotta a Roma e altre discariche nella regione Lazio sono riempite con rifiuti che non hanno subito il trattamento prescritto dalla legislazione Ue”. Una cosa sfuggita al neo-ministro durante un punto stampa con i giornalisti quando ha citato soltanto i problemi campani. “La Campania sicuramente è una realtà che ha storicamente delle criticità. Sul Lazio non ci sono procedure aperte, ma questo non significa che non dobbiamo monitorare le regioni che si trovano in difficoltà, e il Lazio è una di quelle” aveva detto. Insomma si è trattato solo di un lapsus, sarà stata l’emozione.