Il Parlamento aggiorna la normativa sul trasporto non commerciale di animali domestici
Zanoni (Alde): “Servirà ad aumentare la sicurezza e anche a combattere il traffico illegale”
Adesso anche i nostri amici a quattro zampe avranno diritto al loro passaporto per viaggiare. Il Parlamento europeo ha approvato giovedì due relazioni che aggiornano la legislazione sul “trasporto non commerciale” di animali da compagnia. La normativa, che ora attende l’approvazione definitiva del Consiglio Ue, afferma che prima di attraversare le frontiere con i loro animali, i proprietari dovranno accertarsi che le vaccinazioni necessarie siano state compiute certificandolo che dei documenti contenenti il codice del transponder, i dettagli della vaccinazione antirabbica e altre informazioni sullo stato di salute dell’animale. Secondo la normativa i certificati potranno essere rilasciati soltanto da veterinari abilitati i quali saranno gli unici a poter detenere i documenti in bianco, in modo da tentare di evitare brogli e contraffazioni.
“Ci sono 64 milioni di gatti e 66 milioni di cani nell’UE. Una famiglia su quattro ha un animale domestico. Nel futuro, viaggiare nell’Ue con animali richiederà meno seccature amministrative. Si sono allentate le regole e questo dovrebbe avere un impatto diretto sui cittadini”, ha affermato il relatore Horst Schnellhardt (Ppe), dopo che la sua risoluzione è stata approvata con 592 voti favorevoli, 7 contrari e 4 astensioni. Anche Andrea Zanoni, eurodeputato Alde e vice presidente dell’Intergruppo Benessere degli Animali a Parlamento di Strasburgo, ha accolto positivamente il voto pur sollevando alcune critiche perché, dice, “manca ancora un sistema uniforme di registrazione compatibile e accessibile in tutti gli Stati membri”.
Le nuove regole non serviranno però soltanto a facilitare i viaggi dei cittadini con le loro bestioline ma a combattere anche il contrabbando. “Le nuove leggi ostacoleranno il traffico internazionale illegale di animali da compagnia, in particolare di cani e gatti – ha spiegato Zanoni – L’esperienza ci dimostra che dietro a presunti movimenti a carattere non commerciale spesso si nascondo loschi traffici di poveri animali, come testimonia il lucrosissimo traffico di cuccioli di cane provenienti dall’Est Europa che ho denunciato lo scorso luglio”. Sempre per evitare che la normativa venga aggirata a fini commerciali non sarà consentito passare i confini con più di cinque animali. I proprietari potranno essere esentati solo qualora dimostrino che prenderanno parte a un concorso.