Vittorio Merlo lavora come bibliotecario alla Corte di Giustizia dell’Unione europea a Lussemburgo e canta per hobby. Nel 2001 è risultato essere il cantautore italiano più ascoltato in rete. Oggi parla a eunews del suo nuovo singolo dai toni caldi, “Buongiorno Buonasera” e di una importante collaborazione artistica. Dell’Italia dice: “Ci tornerei solo in vacanza”
“Lungo lo Stivale, da Stromboli a Camogli” fino all’Algeria e alla Turchia passando per Rapallo, Corfù, Nizza e Portbou. Come è nato questo video così suggestivo?
“Buongiorno Buonasera” è un vero e proprio viaggio che parte dall’est della Grecia, passa dall’Italia, dalla Francia e dalla Spagna per arrivare alla Turchia e ai paesi arabi: un omaggio alla cultura mediterranea e al suo calore, un modo per dire che non tutto il male viene dal sud Europa in un momento in cui, come quello di adesso, i paesi del sud sono visti come causa di tutti i mali. Ma è più di tutto una celebrazione del Mar Mediterraneo che, stando qui in Lussemburgo da ormai quasi vent’anni è ciò che dell’Italia più mi manca… e poi quello del nord, per me, non può essere definito “mare”. L’idea di usare, nel videoclip, cartoline postali un po’ vecchie – alcune proprio d’annata – che scorrono sui luoghi seguendo le parole della canzone aumenta l’aspetto nostalgico poiché le foto sono per eccellenza legate al ricordo e al fantasticare.
E tu ti senti un po’ un emigrato nostalgico rispetto all’Italia?
Direi di no. Sono un emigrato, certo, ma “di lusso” se vogliamo. Sono arrivato qui nel 1994 perché avevo vinto il concorso da funzionario europeo, dunque sono andato via dall’Italia non perché al tempo non avessi un lavoro, come capita oggi, ma per scelta. Penso ad un ritorno in Italia solo per turismo – ciò che mi manca di più oltre il mare è il clima – e non certo per viverci o lavorarci perché ormai, per il mio impiego, mi sento molto più europeo che italiano.
Anche la produzione di questo video si può dire sia piuttosto “europea”…
Si, come avviene per tutte le mie canzoni si tratta di una “autoproduzione” indipendente. Assemblo le parti io stesso lavorando in digitale senza mettere di mezzo case discografiche. In questo caso Riccardo Zappa si è occupato della parte musicale da Milano, io da Lussemburgo ho messo la voce e al marito francese di una collega ho chiesto di suonare la fisarmonica poiché nessuno di noi era capace. Alla fine io ho mixato tutto.
Parliamo della collaborazione con Riccardo Zappa. “Buongiorno Buonasera” è una canzone dal ritmo incalzante e dalla musicalità allegra, in alcuni tratti quasi “provenzale”, diversa dai tuoi brani precedenti. C’entra un po’ lui?
Con Riccardo Zappa ci siamo trovati tramite internet e abbiamo fatto insieme due canzoni: “Buongiorno Buonasera” e “Girasoli”, entrambe distribuite su piattaforme digitali. Quella con lui è sicuramente una collaborazione molto importante; lui è al momento il miglior chitarrista acustico in Italia. Di sicuro la sua “mano” si sente, non è uno qualunque, ha un certo stile! Posso dire che l’atmosfera musicale che lui ha contribuito a creare mi ha influenzato parecchio e ha dato un’ impronta al brano molto calcata. Ad esempio nell’uso degli strumenti: tante chitarre, una parte ritmica più soffice, piatti e percussioni ma non la batteria classica. Riguardo alle sonorità sono stato io a chiedergliele: volevo che richiamassero i luoghi mostrati, così abbiamo scelto le chitarre suonate “alla greca” per la Grecia, il mandolino per l’Italia, la fisarmonica per la Francia e poi la chitarra che accompagna tutto il viaggio musicale che si conclude con la domanda “ma io dove sono?”… in tutto questo emerge chiaramente la differenza: io sono in Lussemburgo …
Loredana Recchia