Prima visita ufficiale ad Ankara per parlare di Siria e Cipro ma anche del processo di adesione
Il Presidente vuole “avanzare velocemente verso un accordo per poter viaggiare senza visto”
Per Herman Van Rompuy è stata la prima visita ufficiale in Turchia in quanto Presidente del Consiglio europeo. Ad Ankara il fiammingo ha incontrato il presidente Abdullah Gul e il premier Recep Tayyip Erdogan che verrà a sua volta in visita a Bruxelles nei prossimi mesi. Con loro ha discusso delle relazioni politiche ed economiche tra il Paese e l’Ue ma anche della crisi siriana e del processo di riunificazione di Cipro, l’isola sulla cui parte nord i turchi hanno costituito un protettorato dopo l’invasione militare nel 1974.
Ma chiaramente il processo di adesione all’Unione è stato uno dei temi principali dei colloqui. Un processo che va avanti, tra mille difficoltà e opposizioni, ormai dal 2005 e al quale il ministro per l’Europa di Ankara, Egemen Bagis, sembra voler dare un’accelerazione. Bagis, in dichiarazioni riferite da Hurriyet online, ha affermato che lo Stato non vuole solo entrare nel club europeo ma aspira anche ad assumerne la leadership, sottolineando come una città come Istanbul possa rivendicare un ruolo di grande metropoli europee simbolo della “coesistenza muticulturale” con le sue “numerose moschee, chiese e sinagoghe una accanto all’altra”.
Ma per ora Ue e Turchia hanno chiuso solo un capitolo negoziale su 35, e questo Van Rompuy lo sa bene. “Tutti vogliamo rafforzare i nostri legami” dice, “ma sappiamo che ci vorrà tempo”. Il Presidente del Consiglio europeo si è detto comunque “fiducioso che verranno fatti presto nuovi passi avanti”. Quello che si può fare subito però è avvicinare Bruxelles e Ankara almeno per quanto riguarda la facilità degli spostamenti. “La liberalizzazione dei visti è un importante obiettivo comune – ha affermato – Confido che una rapida firma da parte della Turchia del cosiddetto ‘accordo di riammissione’ con l’Ue ci permetterebbe di avanzare rapidamente nella tabella di marcia verso che porta la possibilità di viaggiare senza visto tra i nostri Paesi”.
Ma la Turchia è innanzitutto un importante partner commerciale, il sesto per Bruxelles. Il 75% delle esportazioni di Ankara sono dirette verso l’Unione e nel 2012 il volume dei commerci bilaterali è stato pari a 115 miliardi di euro. Quella dell’anatolia è un’economia in via di forte sviluppo, con il Pil che negli ultimi anni è cresciuto in media del 5% annuo. “Sarebbe stata la migliore performance dell’Ue – ha sottolineato Van Rompuy – e oggi rappresentereste la sesta o settima economia dell’Unione”.
Il Presidente ha approfittato anche per affrontare il tema della riunificazione di Cipro, confidando nell’aiuto delle recenti scoperte di giacimenti di gas al largo delle coste dell’isola. “Un accordo aprirebbe una ampia gamma di opzioni per lo sfruttamento delle risorse di idrocarburi nel modo economicamente più vantaggiosa per il beneficio di tutti i ciprioti” ha affermato Van Rompuy. Insomma dove non è arrivata la diplomazia, potrebbe arrivare l’interesse (economico) comune.
A. B.