Abbiamo il più alto numero di siti balneabili di Europa e per oltre l’80% sono “acque di eccellenza”. Lo rivela il rapporto annuale dell’Aea sui mari, laghi e fiumi europei
A Bruxelles tra pioggia e freddo stiamo ancora aspettando la primavera, mentre, secondo il calendario, siamo ormai prossimi all’estate, alle vacanze e ai bagni al mare, La Commissione europea sembra quasi volerci indicare il luogo migliore da desiderare e, per chi può, per partire: pubblicando il rapporto annuale dell’Aea, Agenzia Europea per l’Ambiente, sullo stato di mari, laghi e fiumi nell’Ue.
Come prima scelta ci potrebbe essere l’Italia, visto come, secondo i dati della stagione 2012 raccolti dalle autorità locali dei 27 Paesi membri, assieme a Svizzera e Croazia, il nostro Paese rientra nella top ten delle acque di eccellenza. Non solo abbiamo il più alto numero di acque balneabili, con 5.509 siti sui 22.194 di tutta Europa, ma per l’85% le nostre sono di qualità “eccellente”: ben al di sopra della media Ue del 78%. Sono solo 65 i siti che non soddisfano i requisiti minimi di qualità, indicati nella Direttiva europea sulle acque di balneazione.
I dati sono il frutto di studi di laboratori i quali, nel monitorare il rispetto della norma Ue, hanno ricercato determinati batteri, come l’Escheria coli, la cui presenza può essere indice d’inquinamento, soprattutto da acque di scolo o liquami di allevamento.
A livello europeo la tendenza è positiva, con un aumento del 2% delle acque di eccellenza rispetto alla stagione precedente: non solo con punte di eccellenza come le coste italiane, ma anche come quelle di Cipro e Lussemburgo. La maglia nera va, invece, al Belgio, con la più alta quantità di siti di balneazione non a norma: il 12% del totale, seguito a ruota da Olanda (7%) e Regno Unito (6%).
Lo stesso Commissario per l’Ambiente, Janez Potocnik, ha sottolineato: “E’ incoraggiante vedere che la qualità delle acque di balneazione in Europa continui a migliorare. Ma – ha poi aggiunto – occorre fare ancora di più se vogliamo che tutte le nostre acque siano potabili e adatte alla balneazione e che gli ecosistemi acquatici godano di buona salute”.
Camilla Tagino