Il deputato Pd chiede più assistenza per anziani e persone che necessitano cure di lunga durata
“Con la crisi peggiorano le condizioni di vita di milioni di cittadini che devono essere aiutati”
Diritto a cure di qualità per tutti, solidarietà intergenerazionale, un nuovo sistema di welfare, politiche sociali contro l’austerità. L’urgenza di un intervento significativo dell’Unione Europea su questi temi è data dal crescente numero di persone non autonome e degli anziani che hanno bisogno di assistenza socio-sanitaria, un’assistenza alla quale è sempre più difficile accedere e i cui costi ricadono troppo spesso quasi interamente sulle famiglie. Un problema non da poco visto che in Europa è in corso un processo di invecchiamento sociale: circa 87 milioni di persone hanno più di 65 anni di età. Di queste problematiche il gruppo dei Socialisti e democratici ha discusso al Parlamento di Bruxelles in una conferenza dal titolo “Accesso a cure di lunga durata di qualità: un diritto per tutti”.
“La crisi ha accentuato le problematiche per i cittadini anziani che non possono permettersi l’assistenza adeguata. In Europa manca il lavoro e peggiorano le condizioni di vita di milioni di persone che vanno aiutate” ha dichiarato Sergio Cofferati. Secondo l’eurodeputato “l’attenzione della Commissione sulla povertà è insufficiente. Le disuguaglianze crescono. Tutto ciò è l’effetto delle politiche di conservazione dei governi e dei partiti di centro destra che hanno orientato le scelte dell’Unione Europea”.
Per provare a trovare una soluzione a questa difficile situazione la Federazione Europea dei Pensionati e delle Persone Anziane (Ferpa), col sostegno dei Socialisti, ha deciso di utilizzare lo strumento del diritto di Iniziativa dei cittadini europei che, una volta raccolte un milione di firme, obbligherà la Commissione a formulare una direttiva volta a imporre agli Stati membri di garantire il diritto all’assistenza per tutti. “Questa iniziativa porterà l’Ue a riconoscere concretamente il ruolo sociale, politico, sindacale e soprattutto la dignità dell’anziano” ha dichiarato Bruno Costantini, segretario generale della Ferpa.
E se mancano i fondi per i servizi sociali è colpa anche dell’evasione fiscale. È quanto ha ribadito il presidente del gruppo S&D, Hannes Swoboda: “Ogni anno c’è un miliardo di euro di evasione fiscale, questa cifra coprirebbe le cure a lunga durata. Dobbiamo lottare globalmente contro l’austerità estrema, a favore della redistribuzione equa della ricchezza, a favore dei diritti degli anziani”.
Ma non solo i servizi sociali, anche le pari opportunità sono in pericolo: numerose sono infatti le donne costrette ad occuparsi di un proprio familiare anziano per motivi economici o per mancanza di personale qualificato, senza alcun contributo e a volte arrivando addirittura a dover lasciare il proprio lavoro. Secondo gli organizzatori del convegno sarebbe necessario prevedere un congedo da parte dei datori di lavoroper far fronte a queste necessità perché chi assiste informalmente queste persone deve ricevere protezione sociale.
E deve essere anche ripensata la formazione e la qualità del lavoro di chi fornisce questo tipo di servizio assistenziali a livello professionale. Le pessime condizioni di lavoro degli assistenti socio-sanitari non incoraggiano i giovani a intraprendere questa carriera e non permettono un’adeguata assistenza. In tutto gli addetti del settore sono circa 8 milioni e si prendono cura di quasi 30 milioni di persone in tutta Europa.
Secondo László Andor, commissario europeo per gli Affari Sociali e l’Inclusione “il pacchetto sugli Investimenti Sociali, adottato il 20 febbraio, mira a indicare agli Stati membri come agire. La Cooperazione tra i Paesi e la Commissione è fondamentale. Punto di partenza è colmare il divario tra domanda e offerta di assistenza attraverso l’aumento di produttività e un migliore controllo di qualità dei servizi”. Ma tra i diversi Paesi continuano ad esistere regole diverse e questo viola il diritto alla parità di trattamento riguardo alle cure di lunga durata all’interno dei confini Ue. Per questo per Antonio Panzeri (S&D) è “fondamentale l’armonizzazione delle normative sociali a livello europeo. L’Europa ha una sfida storica davanti a sé, economica e sociale ma anche demografica. Si deve invertire la tendenza creando la carta europea per i diritti delle persone più fragili”.
Irene Giuntella