L’Europa deve fare un passo indietro, o quanto meno fermarsi per un momento e ragionare
Il presidente di Confindustria invita la Commissione a “riflettere”, e chiede investimenti
Davvero si può pensare di uscire dalla crisi solo attraverso i patti di bilancio e le misure di austerità? Giorgio Squinzi queste domande se l’è poste, e la sua risposta l’ha trovata. No, così non si può. “L’Europa – dice il presidente di Confindustria – deve fare un riflessione e abbandonare la politica di rigore così stringente sui parametri di bilancio”. L’Unione europea, esorta in occasione dello European Business Summit di Bruxelles, “deve fare investimenti e deve fare qualcosa contro la disoccupazione, in particolare quella giovanile”. E’ l’ennesimo richiamo di questo tipo che arriva a palazzo Berlaymont, sempre più sotto tiro per le politiche anti-crisi concepite e promosse dal duo Barroso-Rehn. Squinzi prima di partecipare allo European Business Summit ha fatto visita in Commissione europea proprio per ribadire ciò che chiede il mondo delle industrie italiane. Ha incontrato i commissari per il Commercio (Karel De Gucht) e per la Concorrenza (Joaquin Almunia). “Il messaggio che abbiamo portato è sempre lo stesso: dobbiamo ritrovare la crescita”. Per farlo va cambiata impostazione. “L’ha già detto il nostro primo ministro, Enrico Letta”, ricorda Squinzi. “Di solo consolidamento si può anche morire”.