Ricevere un sussidio, votare, più tutele per i tirocinanti, riconoscimento dei documenti
L’Ue vuole facilitare la vita dei cittadini europei. Reding: “Ogni anno più di un milione di lamentele”
Ricevere il sussidio di disoccupazione anche in un altro Stato, vedere i propri documenti riconosciuti con facilità anche in altre nazioni Ue, riuscire a votare alle elezioni del Paese di origine anche se ormai si vive all’estero. Sono solo alcuni dei diritti che, secondo la Commissione europea, ogni cittadino dovrebbe potere esercitare con facilità. Per questo l’esecutivo Ue, nelle relazione 2013 sulla cittadinanza pubblicata oggi, individua 12 azioni concrete per aiutarli a farlo: una risposta alle tante segnalazioni che la Commissione ammette di ricevere da parte di cittadini frustrati dai continui ostacoli che incontrano quando viaggiano, soggiornano o fanno acquisti.
Si tratta soprattutto di facilitare il lavoro e la formazione in un altro Paese, ridurre pratiche burocratiche eccessive per chi vive e viaggia nell’Unione e eliminare gli ostacoli al commercio transfrontaliero. In concreto si parla di misure come l’estensione del sussidio di disoccupazione, la definizione di un quadro di qualità che tuteli i tirocinanti, la facilitazione del riconoscimento di documenti e certificati di controllo tecnico delle auto. E ancora la creazione di una tessera europea di disabilità, riconosciuta da tutti gli Stati membri, per tutelare i più vulnerabili o la creazione di un pacchetto di norme che rafforzi i diritti dei cittadini sospettati o accusati di reati. C’è poi il capitolo acquisti: con l’invito a migliorare la norma sulla risoluzione delle controversie transfrontaliere per gli acquisti online e la messa a punto di uno strumento per internet che renda più trasparenti gli acquisti di prodotti. La Commissione infine suggerisce strategie per promuovere la diffusione di informazioni sull’Ue, mettendo a disposizione delle amministrazioni locali strumenti di e-training, e per potenziare la partecipazione dei cittadini al processo democratico, garantendo il diritto di voto.
“Ogni anno riceviamo più di un milione di segnalazioni di cittadini”che trovano difficoltà nell’esercitare i loro diritti nel quotidiano, ammette la vicepresidente e commissaria per la giustizia, Viviane Reding. “Perciò abbiamo deciso di proporre una serie di azioni per potenziare i diritti dei cittadini nella vita di ogni giorno, ad esempio quando cercano lavoro, fanno acquisti online o partecipano al processo decisionale europeo”. Un passo avanti per rafforzare la cittadinanza dell’Unione, “fiore all’occhiello dell’integrazione europea” che “rappresenta per l’unione politica, quello che l’euro rappresenta per l’Unione economica e monetaria”.
Letizia Pascale
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