Dopo l’incontro tra Barroso, Schulz e la presidenza irlandese strada spianata per la trattativa su budget pluriennale e correttivo 2013.
Il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz lo dice chiaramente: “Nessun accordo è raggiunto finché non c’è un accordo”. Da ieri sera, però, c’è almeno una strada da seguire per sbloccare le trattative politiche sul budget settennale dell’Unione europea. A tracciarla sono stati i presidenti di Commissione e Parlamento europeo, insieme alla presidenza di turno del Consiglio Ue, il primo ministro irlandese, Enda Kenny. Nel corso di un incontro nella serata di ieri i tre leader delle istituzioni comunitarie hanno trovato le condizioni per procedere alle negoziazioni per il bilancio finanziario 2014-2020 e la manovra correttiva da 11,2 miliardi per il 2013.
Per quanto riguarda il budget settennale,è stato stabilito, le negoziazioni inizieranno il 13 maggio, con il trilogo, il comitato negoziale che comprende Commissione europea, Parlamento europeo e Consiglio Ue. Quattro aspetti, hanno concordato ieri sera i tre leader, dovranno essere previsti all’interno del bilancio pluriennale: flessibilità, clausola di revisione, risorse proprie dell’Ue e unità del bilancio. Nonostante siano state poste le basi, però, non c’è nulla di scontato e “il Parlamento europeo – ha assicurato Schulz – non concluderà i negoziati prima dell’adozione finale del Consiglio”.
Per quanto riguarda il bilancio correttivo per l’anno in corso, è stato concordato che avverrà in due fasi. Il premier irlandese Kenny ha proposto di dare il via libera al pagamento di una prima tranche da 7,9 miliardi, quasi quattro miliardi in meno di quanto chiesto dalla Commissione, che sarà sottoposto all’Ecofin del 14 maggio. Si tratta dello stretto indispensabile, il “minimo necessario per rispondere alle obbligazioni finanziarie dell’Ue”. Di una seconda tranche da 3,9 miliardi di euro per il 2013 si riparlerà “a inizio autunno”, sotto la presidenza lituana.
L.P.