Il presidente del Partito Popolare Europeo, Wilfried Martens, e quello del Gruppo popolare al Parlamento di Strasburgo, Joseph Daul hanno espresso il loro dolore per la morte di Giulio Andreotti: “Uno dei leader della Democrazia Cristiana, partito fondatore del Ppe”. Per Giovanni La Via (Pdl): “Fu un convinto europeista”.
“Giulio Andreotti era un buon amico, un collega – ricorda Martens -, un convinto democristiano e un convinto europeo. Ho lavorato a stretto contatto con lui sia nel quadro del Ppe, dove ha partecipato attivamente come leader della Democrazia Cristiana, sia nel quadro del Consiglio europeo, dove ha svolto un ruolo importante come Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri”. Martens sottolinea poi che “nella seconda metà del 1990 Andreotti è stato anche presidente del Consiglio europeo. Durante la presidenza italiana dell’Unione europea, Andreotti è stato un abile negoziatore per concludere con successo la creazione dell’Unione economica e monetaria e l’Unione politica europea. Lo ricorderemo con affetto”.
“A nome del gruppo Ppe, desidero offrire le mie più sincere condoglianze al popolo italiano per la perdita di uno dei più importanti democristiani della recente storia italiana – dice Daul -. Andreotti deve essere ricordato per la sua lunga carriera politica, in particolare per essere stato un leader europeo decisivo che ha creduto fortemente in un’Europa unita e integrata. Io voglio pagare il mio tributo alla sua memoria ricordandolo come il Primo Ministro d’Italia che ha lavorato a una delle pietre miliari dell’Europa, il Trattato di Maastricht”.
Secondo Giovanni La Via, capogruppo Pdl/Ppe al Parlamento europeo “con Andreotti scompare un pezzo importante di storia politica italiana. Uno statista ed anche un convinto europeista che ha contribuito da grande protagonista alla costruzione europea nei suoi passi fondamentali”.