La commissione presenta le previsioni economiche di primavera e detta le condizioni al Governo
Rehn: “Necessario che il Paese continui l’impegno nella stabilizzazione delle finanze pubbliche”
Quella dell’Italia è una promozione con riserva. Alla presentazione delle previsioni economiche di primavera, il vicepresidente della Commissione, Olli Rehn, lancia un messaggio chiaro al governo di Roma: “Nel prossimo anno il disavanzo dovrebbe rimanere intorno al 3% e questo potrebbe agevolare una uscita della procedura di infrazione ma a patto che il Paese continui l’impegno nella stabilizzazione delle finanze pubbliche”. Insomma l’Italia e il governo Letta sono avvertiti, non si esce dalla strada del rigore. “Prenderemo in considerazione misure che il governo intende prendere” afferma Rehn sottolineando che è “essenziale” per il nostro Paese “invertire la perdita di competitività” subita negli ultimi anni.
Il commissario ha spiegato di essere in contatto con il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, per avere informazione sulle misure che il dicastero di via 20 settembre intende inserire e prevedere nel documento di stabilità. “Stiamo discutendo in dettaglio gli elementi che saranno inseriti nel programma di stabilità aggiornato” ha affermato Rehn aggiungendo che l’esecutivo di Bruxelles “aspettiamo questi dettagli”.
Secondo le previsioni il deficit italiano resterà al di sotto del 3% nei prossimi due anni, con una diminuzione nel corso del 2014. In base alle stime nel 2013 il deficit è previsto “in declino marginale”, al 2,9%. Queste previsioni, sottolinea il documento, tengono conto della “decisione del governo di risolvere la questione dei debiti arretrati”, ovvero pagare i debiti della pubblica amministrazione con le imprese. Un provvedimento, sottolinea lo studio, “che implica investimenti addizionali pari a circa lo 0,5% di Pil solo quest’anno”. Secondo la Commissione europea nel 2014 la ripresa economica dovrebbe portare a “una riduzione del deficit, al 2,5% del Pil”. Nonostante la riduzione del deficit di bilancio, il debito pubblico invece continuerà a lievitare, secondo la Commissione europea, raggiungendo il 131,4 per cento del Pil quest’anno, dal 127 per cento del 2012, e ancora oltre al 132,2 per cento nel 2014. Per Roma viene stimata una recessione del Pil dell’1,3% nel 2013, cui seguirà una ripresa dello 0,7% il prossimo anno. Ma intanto la disoccupazione continuerà a salire: quest’anno all’11,8%, dal 10,7 del 2012, mentre nel 2014 raggiungerà il 12,2%.
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