Dopo 123 anni di regine, sul trono degli Orange torna un uomo
Guglielmo Alessandro ha 46 anni e promette di essere un “monarca del XXI” secolo
Quarantasei anni, per nulla attaccato al protocollo, anzi un “monarca del XXI secolo”. È questo l’identikit del nuovo re d’Olanda, Guglielmo Alessandro che oggi è salito ufficialmente sul trono degli Orange. In una Amsterdam vestita a festa la regina Beatrice ha abdicato in favore del suo primogenito, mettendo fine a 33 anni di regno per “lasciare il posto ad una nuova generazione”. E, in effetti, rispetto ai colleghi d’Europa Guglielmo Alessandro ha davvero un’altra età: con i suoi 46 anni è il più giovane monarca di tutta Europa, decisamente sotto l’età media delle teste coronate del vecchio continente che è di ben 71 primavere.
Ma non è solo l’età il tratto innovativo del nuovo sovrano. Guglielmo Alessandro è anche il primo uomo a salire sul trono dopo ben 123 anni di regine. L’ultimo re a guidare la nazione era stato il re Guglielmo terzo, deceduto nel lontano 1890.
Una ventata di cambiamento che il popolo olandese sembra avere accolto con gioia, almeno a giudicare dal clima di festa in cui si è svolta la cerimonia di oggi. Ormai semplice principessa, Beatrice ha firmato l’atto di abdicazione verso le 10 in una imponente sala del palazzo reale, situato a Dam Square, nel centro di Amsterdam, dove fin dalle prime ore della mattina si sono radunate più di 25.000 persone. Il documento poi è stato firmato dal nuovo sovrano e dalla moglie Maxima, ormai regina. Poi, la neo coppia reale si è affacciata al balcone, davanti alla folla che seguiva la cerimonia sui maxi schermi installati per l’occasione. “Ti siamo immensamente grati per i tuoi 33 anni di regno”, ha ringraziato la madre il nuovo sovrano. Insieme alla coppia reale le tre figlie, tra cui principessina erede al trono Catharina-Amalia, 9 anni.
Il giovane sovrano dovrebbe adottare uno stile più disteso di quello della madre: in una intervista diffusa dalla televisione olandese due settimane fa ha assicurato di voler essere un “monarca del ventunesimo secolo” che concilia tradizione e modernità e soprattutto non un “feticista del protocollo”. Al suo popolo il re ha chiesto di affrontare “insieme” un futuro più incerto che in passato e per il quale “tutti devono far sentire la propria voce, portare il proprio contributo”.
Letizia Pascale