Il rapporto trimestrale della task force europea che affianca il governo ellenico evidenzia progressi ma anche carenze. Rehn inflessibile: “Rispettare la tabella di marcia prevista”
La direzione è quella giusta, ma il cammino è ancora lungo e la Grecia non deve rallentare il passo. È più o meno questo il messaggio che arriva dal nuovo rapporto trimestrale della Task Force Ue che sta affiancando le autorità elleniche nel mettere in atto le riforme strutturali nel Paese richieste dalla Troika. Gli sforzi ci sono, ma la ristrutturazione del sistema burocratico per ora non è che un “work in progress” e perché si torni a crescere bisogna mantenere il ritmo delle riforme.
“Le riforme stanno creando le condizioni per un’economia più competitiva in grado di generare una crescita sostenibile e nuovi posti di lavoro” ha detto il commissario per gli Affari economici e monetari, Olli Rehn. Ma “nonostante molto lavoro sia stato fatto, in un contesto molto difficile”, Rehn ricorda che ora “è importante rispettare la tabella di marcia prevista”.
Creata nel 2011 per aiutare la Grecia a mettere in atto le riforme concordate con la Troika e ritornare alla crescita e alla creazione di posti di lavoro, la Task Force è composta da un gruppo di 60 esperti tra Bruxelles e Atene. Il gruppo sta collaborando con le autorità locali soprattutto su quattro punti: riformare l’amministrazione pubblica centrale, utilizzare più rapidamente ed efficacemente i fondi strutturali, rivedere il sistema delle concessioni autostradali e velocizzare i tempi delle procedure della giustizia civile. Delle carenze secondo Bruxelles, però, continuano ad essere evidenti: secondo il rapporto soprattutto per quanto riguarda la riforma fiscale, visto che il Paese non è ancora riuscito a combattere il diffuso problema dell’evasione fiscale.
“Nel primo trimestre del 2013, il Governo greco ha fatto progressi su un’ampia gamma di riforme. In particolare ha fatto progressi nella pianificazione della riorganizzazione dei Ministeri e ha iniziato un importante cammino di riforme nell’ambiente imprenditoriale”, dice il rapporto. Gli sforzi, però, “devono ancora essere sostenuti ed attuati” e, nonostante la riforma dell’amministrazione fiscale “abbia fatto progressi a livello istituzionale, è ancora troppo presto per dire se le riforme porteranno ad un aumento permanente della capacità dello Stato di riscuotere le tasse”.
Altro punto di attenzione è l’assorbimento dei fondi strutturali Ue. La Grecia in questo campo ha fatto grandi progressi, arrivando ad una media del 56% (rispetto al 46,25% di fine 2012). La task force avverte, però, che c’è ancora il rischio di perdere una parte consistente del denaro disponibile se i relativi progetti non saranno in funzione “entro la fine dell’anno”.
Nel complesso, comunque, il periodo da dicembre a marzo 2013 è stato favorevole per l’impegno politico, grazie alla riforma amministrativa e strutturale e agli sforzi per sfruttare al meglio i fondi strutturali. Bene, in particolare, sta andando la facilitazione delle esportazioni: se si continua con questo ritmo, secondo il rapporto, si potrebbe arrivare in tempi rapidi ad un aumento del 10% nelle esportazioni.
Letizia Pascale