Il vice presidente della Commissione annuncia che l’esecutivo proporrà regole europee comuni per la compravendita: “ Ogni anno muoiono oltre 740 mila persone per violenza armata”
L’Unione europea avrà standard comuni per tutti e, soprattutto, vincolanti, per la compra-vendita di armi convenzionali. Lo annuncia il commissario europeo per l’Industria, Antonio Tajani, in occasione dell’audizione in sottocommissione Sicurezza e difesa del Parlamento europeo. “La commissione – anticipa – chiederà agli Stati membri di firmare il trattato sulle armi non convenzionali adottato dalle Nazioni Unite e proporrà standard comuni vincolanti per l’import, l’export e il trasferimento di armi convenzionali”. L’obiettivo di Tajani è fare in modo di licenziare la proposta “nelle prossime settimane”, a ridosso del 3 giugno, giorno di apertura della firma del trattato Onu che regolamenta il commercio delle armi convenzionali, fissando principi per il controllo e la trasparenza di questo business.
Poche settimane fa, a inizio aprile, l’Assemblea generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite ha approvato il primo trattato internazionale sul commercio delle armi convenzionali della storia (154 voti a favore, 3 voti contrari, 23 astenuti. Tra i favorevoli anche l’Italia, ndr). Esistono già trattati Onu contro la diffusione di armi di distruzione di massa, ma finora la comunità internazionale non era riuscita ad esprimere a una sola voce la sua preoccupazione per il proliferare incontrollato di pistole, fucili, bombe a mano e persino missili, carri armati e sistemi di artiglieria. “È un trattato importante”, sottolinea Tajani al Parlamento europeo. “Ogni anno oltre 740.000 persone muoiono per violenza a mano armata, e tra questi anche donne e bambini”.
Renato Giannetti