Diamandouros: “Stiamo vivendo una rapida trasformazione del nostro modo di interagire”
Reding: “Importante il diritto a presentare reclami, spesso le istituzioni nazionali non rispondono”
Parlare ai cittadini e non solo dei cittadini. Con questo spirito il Mediatore europeo, P. Nikiforos Diamandouros, ha organizzato al Parlamento europeo l’evento “It’s our Europe: Let’s get active!” che, attraverso Twitter e la trasmissione in streaming, è stato seguito da una platea internazionale grazie al coinvolgimento degli uffici di informazione dell’Ue nei diversi Stati membri. “Stiamo vivendo una rapida trasformazione del nostro modo di interagire. I Social media ci muovono in direzioni diverse e abbiamo l’opportunità di dire la nostra. Attraverso il mio lavoro ho provato ad ascoltare ed avvicinare i cittadini, e spero che il mio successore farà lo stesso” ha dichiarato Diamandouros, che ha già annunciato che lascerà la carica dopo dieci anni di servizio l’ottobre prossimo, il suo successore sarà eletto nella Plenaria di luglio.
Il ruolo del Mediatore è quello di esaminare le denunce riguardanti casi di cattiva amministrazione nelle istituzioni e negli organi dell’Unione europea. “Il diritto a presentare reclami è importante, per questo il suo è un ruolo centrale, per fortuna non lavora da solo ma con la commissione Petizioni al Parlamento europeo” ha affermato Viviane Reding, vice presidente della Commissione Ue. “Io stessa – ha continuato – ricevo 5mila lettere ogni anno, le risposte rappresentano un momento importante del lavoro della mia Dg. Più della metà sono richieste che sono state poste alle istituzioni nazionali ma lì non hanno trovato risposta”.
E l’idea di migliorare la connessione tra le istituzioni e le persone diventa ancora più importante in questo che è l’anno europeo del cittadino. Su questo punto si è soffermato Maroš Šefčovič. commissario europeo per le Relazioni interistituzionali e l’amministrazione.:“Questo è il primo anno che i cittadini hanno la possibilità di influenzare direttamente l’Ue grazie al diritto di iniziativa. Tra pochi anni avremo anche i documenti digitalizzati, carte d’identità con microchip in cui i cittadini non solo registrare dati riguardanti la loro salute, ma anche partecipare in dibattiti online”. Parliamo di un futuro, a detta di Šefčovič, neanche troppo lontano. “In Estonia questa carta esiste già, presto si diffonderà in tutta l’Ue”.
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