Il commissario al Budget: “Gli Stati hanno inviato segnali positivi per conclusione dei negoziati”
La presidenza irlandese: “Con necessaria buona volontà da entrambe le parti presto un accordo”
Il Consiglio europeo è disposto a discutere le richieste del Parlamento di Bruxelles per raggiungere presto un accordo sul bilancio pluriennale dell’Unione europea. È quanto ha spiegato il commissario Ue per il Bilancio, Janusz Lewandowski, al termine del Consiglio Affari generali in Lussemburgo. “Gli Stati membri hanno inviato segnali molto positivi che potrebbero innescare l’inizio della fase finale dei negoziati per il prossimo periodo finanziario per il periodo 2014-2020” ha dichiarato Lewandosky.
Nelle sue conclusioni orali alla riunione, la Presidenza di turno irlandese ha espresso la disponibilità del Consiglio per discutere di varie questioni di cruciale importanza per il Parlamento europeo, come la flessibilità futura del bilancio dell’Ue, la possibilità di avere una revisione intermedia del quadro finanziario, e le risorse proprie. Tutte queste richieste erano state fatta dall’Aula di Strasburgo quando quest’ultima aveva rigettato la proposta dei Ventisette nella plenaria di marzo. “Sono convinto che possiamo raggiungere presto, con la necessaria buona volontà da entrambe le parti, un accordo soddisfacente sul Bilancio pluriennale” ha spiegato Eamon Gilmore, presidente di turno del Consiglio dell’Unione europea.
In più, secondo il commissario, anche in merito alle correzioni di bilancio per il 2013 la stragrande maggioranza degli Stati membri dell’UE hanno convenuto che gli impegni passati della Ue devono essere onorati. E sono impegni non da poco visto che nelle casse comunitarie mancano ben 11,2 miliardi di euro. “Tutto è ora sul tavolo, inclusi i presupposti chiesti dal Parlamento per avviare i colloqui sul bilancio pluriennale: un segnale da parte del Consiglio che è a favore di una rapida adozione di una sostanziale rettifica del bilancio per il 2013”, ha aggiunto Lewandowski che ha avvertito: “Siamo a corto di tempo per garantire che centinaia di migliaia di imprese, le città, le ONG, gli scienziati e gli studenti beneficiano di fondi Ue dal gennaio 2014”.
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