Bruxelles – I terroristi colpiranno tra oggi e domani, contemporaneamente in nove diversi Paesi d’Europa. Prenderanno di mira centrali elettriche, scuole, negozi. Non risparmieranno nemmeno autobus, treni, traghetti. Quello che sta per accadere nel vecchio continente davvero non ha precedenti. Ma si tratta fortunatamente soltanto della più grande esercitazione antiterrorismo mai effettuata.
Il nome in codice è “Common challange” (sfida comune) e, secondo quanto ha annunciato oggi la Commissione Europea, coinvolgerà le forze di polizia dei Paesi membri nella “più complessa esercitazione di preparazione e reazione ad atti di terrorismo mai realizzata nell’Ue”. Come scenari dei finti attentati terroristici sono stati scelti nove diversi Stati, tra cui anche l’Italia. E poi Austria, Belgio, Irlanda, Lettonia, Slovacchia, Spagna, Svezia e Romania.
Sui bersagli precisi, però, c’è ancora il massimo riserbo. È dato sapere soltanto che l’operazione simulata riguarderà in Italia “attacchi ad edifici”, in Irlanda a “centrali elettriche”, in Svezia “a traghetti”. Unico obiettivo svelato quello del Belgio, dove a finire sotto attacco sarà Gare du Midi, stazione di arrivo e partenza della maggior parte dei treni internazionali.
La tempistica della simulazione, che arriva a soli pochi giorni dall’attentato di Boston, potrebbe fare pensare che quanto avvenuto negli Stati Uniti abbia influenzato l’Europa. La Commissione però assicura: l’operazione “è stata preparata negli ultimi mesi e non ha nulla a che fare con il recente attacco”. Di certo, ammette l’esecutivo Ue, i fatti di Boston, così come i passati attentati condotti da gruppi o privati, hanno dimostrato una grande organizzazione dei terroristi. Eventi come l’attentato del 2008 a Mumbai o gli attacchi di Al Qaeda allo stabilimento di produzione di gas algerino nel 2012 “mettono in evidenza il bisogno di aumentare la protezione sia nei confronti di infrastrutture strategiche che di aree pubbliche”.
“Il terrorismo non riconosce confini – spiega il Commissario per gli Affari interni, Cecilia Malmstrom – e mantenere la sicurezza pubblica è una sfida complessa che richiede la coordinazione dei nostri sforzi. Credo che la collaborazione tra le autorità di polizia in Europa ora sia più necessaria che mai”.