Cinque milioni di euro per i 1.517 ex lavoratori dell’azienda di elettrodomestici e tre milioni per 856 ex-dipendenti della società di informatica
Dalla Plenaria di Strasburgo arrivano alcuni segnali concreti contro la crisi economica che colpisce ogni giorno i lavoratori italiani. Il Parlamento Europeo ha approvato lo stanziamento di 8 milioni di euro, di cui 5 milioni di euro per i 1.517 lavoratori della Merloni e di 3 milioni di euro per 856 ex-dipendenti Agile S.r.l., le due società italiane entrambi colpite dalla grave crisi economica. I finanziamenti provenienti dal fondo di adeguamento alla globalizzazione (Feg) ora attendono solo l’approvazione del Consiglio il prossimo 22 aprile.
La Merloni, che era il quinto maggior produttore di elettrodomestici nell’Unione Europea, ha dovuto chiudere gli impianti di Ancona e Perugia per le difficoltà nell’accedere al credito finanziario e l’aggravarsi della crisi mondiale. Mentre la società informatica Agile S.r.l., presente in dodici regioni italiane, in procinto di iniziare una nuova strategia commerciale si è ritrovata invece in una grave situazione d’insolvenza. In un momento di crescente populismo e euroscetticismo in quasi tutti gli Stati membri, il segnale di vicinanza espresso dall’Europarlamento alle difficoltà dei lavoratori italiani, appare importante.
“Lo stanziamento complessivo di 8 milioni di euro in favore dei lavoratori della Merloni e degli ex-dipendenti Agile è uno dei segnali concreti di come l’Europa lavori a sostegno dell’economia e del tessuto sociale, in questo caso italiani”. Così Giovanni La Via, capo della delegazione italiana del Ppe al Parlamento europeo, ha commentato il voto dell’Aula.
“In questi casi, il valore aggiunto europeo è evidente: gli investimenti destinati all’esercizio finanziario comunitario hanno un valore di ritorno per le economie degli Stati membri decisamente più elevato rispetto a quello delle risorse stanziate dai bilanci nazionali”. Ha concluso La Via.
“È la manifestazione concreta dell’Europa che vogliamo e che serve alla ripresa e alla fuoriuscita dalla crisi”, è il commento dell’eurodeputato del Pd (S&D) Andrea Cozzolino, membro a Bruxelles della commissione Lavoro. “Un segnale importante – ha continuato – che però non cancella, anzi rende ancora più urgente la necessità da parte dell’Italia di rifinanziare la Cig in deroga, come oggi hanno giustamente chiesto i sindacati”.
Irene Giuntella