Relazione del presidente Bce alla Plenaria di Strasurgo: “Questione di massima importanza”
Per l’ex Governatore la “ripresa è prevista per la metà di quest’anno”, ma ci sono molti “rischi”
Bisogna fare in fretta e approvare definitivamente la vigilanza bancaria unica entro l’estate. Lo sostiene il presidente della Bce, Mario Draghi, che ha parlato nell’Aula di Strasburgo, oggi non molto affollata, “si tratta di un prerequisito se vogliamo lavorare tempestivamente e in modo efficace perché la Bce possa essere operativa entro la metà del 2014”. Per Draghi è una questione della “massima importanza”, perché l’Eurozona ha imparato dalla crisi che una “più profonda unione economica e monetaria è essenziale”.
Nella sua relazione durante la sessione Plenaria di Strasburgo, Draghi ha chiesto all’Ue di fare in fretta, perché la situazione non è delle migliori e c’è bisogno di interventi rapidi. “L’Eurozona è in recessione, con una disoccupazione senza precedenti soprattutto tra giovani, la debolezza economica è potenziata dalla riduzione dei consumi”. Per fortuna secondo le previsioni “la ripresa è attesa per la metà di quest’anno”, uno scenario positivo che però, secondo l’ ex governatore, “è accompagnato da rischi”. “La crescita – ha aggiunto – è essenziale, perché senza crescita non c’è né una stabilità dei prezzi sostenibile nel tempo, né una stabilità finanziaria”
Non a caso Draghi ha ammesso che nei Paesi come Irlanda, Portogallo e Grecia, in cui sono stati messo in campo “piani per la correzione degli squilibri” finanziari, questi piani “hanno portato una contrazione della domanda interna” e dei maggiori costi per questi adeguamenti. Costi che sono stati “sostenuti dalle fasce più deboli”. Ora è quindi il momento di agire, ma non si può pensare che la Bce possa farsi carico da sola delle misure anti crisi. Su questo punto Draghi è stato chiaro: “I Governi devono fare la loro parte”.
Alle parole di Draghi hanno fatto eco quelle del commissario europeo per gli Affari economici e monetari, Olli Rehn. Nel suo intervento in Aula ha dichiarato: “Bisogna creare urgentemente un’unione bancaria” con “con tempistiche brevi”. Secondo Rehn “l’Unione bancaria è essenziale per rovesciare la frammentazione finanziaria” che oggi c’è nell’Ue. Il primo passo, il meccanismo unico di sorveglianza bancaria, è stato compiuto un “primo passo”, ora “bisogna andare avanti”. Per questo, ha concluso Rehn “mi auguro che la proposta di ricapitalizzazione diretta delle banche possa essere adottata nel minor tempo possibile”.