Schulz: “Il terrorismo non può mai essere giustificato”. Van Rompuy: “I responsabili siano assicurati alla giustizia”. I rappresentanti del’Unione assicurano il sostegno agli Stati Uniti
Anche l’Unione europea si è risvegliata sotto shock per gli “orrendi attenti” che hanno trasformato la festa della maratona di Boston in un campo di battaglia, con tre vittime, tra cui un bambino di otto anni, e oltre 140 feriti, di cui almeno 19 gravi. Il presidente del Consiglio, Herman Van Rompuy ha condannato duramente gli “atti spaventosi” e chiesto, in una nota, che “i responsabili di queste atrocità siano portati davanti alla giustizia”. Van Rompuy, che si è detto profondamente dispiaciuto per la perdita di vite innocenti, ha anche ricordato “ la simpatia e il sostegno dell’Ue al popolo americano”.
“Sono rimasta scioccata nell’apprendere del terribile attacco alla maratona di Boston, deliberatamente indirizzato a uomini donne e bambini che si stavano divertendo e partecipando ad un evento sportivo” ha dichiarato il capo della diplomazia Ue, Catherine Ashton. Definendo “deprecabili” questi atti, l’Alto rappresentante ha poi confermato che l’Ue è “al fianco del governo e del popolo degli Stati Uniti”.
Ferma condanna anche dal presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz: “A questo punto non sappiamo ancora chi abbia fatto esplodere le bombe – ha detto – ma voglio dire inequivocabilmente che il terrorismo non può mai essere giustificato”. Il pensiero va poi alle vittime. Schulz, inviando le condoglianze alle famiglie e auguri di pronta guarigione ai feriti ribadisce: “Siamo vicini ai nostri amici americani. Il nostro pensiero va alle autorità statunitensi e alle gente”.