Il Presidente Valcárcel: “Impossibile la pianificazione”, Schulz: “Bisogna ridurre il deficit”
La vicepresidente Bresso: “Lavoriamo per la crescita altrimenti i populismi vinceranno”
Il Comitato delle regioni chiede a Consiglio e Parlamento europeo di trovare un accordo e approvare al più presto il Bilancio pluriennale dell’Ue “per consentire una corretta pianificazione degli investimenti regionali e locali per i prossimi anni” ha spiegato il presidente Ramon Luis Valcárcel. Il capo dell’assemblea dei rappresentanti regionali e locali dell’Unione, durante la 100esima riunione plenaria dell’organismo, ha sottolineato soprattutto l’importanza dei fondi di coesione, “è lo strumento più potente tra quelli disponibili per diffondere l’innovazione, promuovere l’efficienza energetica e contrastare la disoccupazione giovanile e la povertà. Per molti di noi rappresenta uno dei pochi mezzi rimasti per progettare il futuro delle nostre comunità” ha dichiarato.
E nel dibattito ha trovato un alleato nel Presidente dell’Aula di Bruxelles, Martin Schulz, che ha affermato: “Se non agiremo rapidamente per ridurre il deficit attuale, la Commissione sarà costretta a raccomandare tagli di bilancio tra gli 11 e i 16 miliardi di euro, con ripercussioni gravi per le regioni e le città. Negli anni a venire, il divario tra gli impegni e i pagamenti proposti dal Consiglio europeo porterebbe a una politica di disavanzo inaccettabile per il Parlamento”. Non a caso Valcárcel ha detto chiaramente che “senza il Parlamento, il CdR non potrebbe far sentire con altrettanta forza la voce delle regioni e delle città nel dibattito pubblico europeo e nel processo legislativo dell’Ue”.
Tra Parlamento e Consiglio lo scontro è forte, con il primo che ha già bocciato in Aula la proposta del secondo, perché tutta rivolta al rigore e con fondi inferiori addirittura al bilancio settennale in corso. Mercedes Bresso, ex governatore del Piemonte e ora prima vicepresidente del Comitato, ha chiesto uno sforzo comune per impedire l’affermarsi delle forze euroscettiche nelle prossime elezioni del 2014, e maggiore attenzione alla crescita: “Sappiamo tutti che il consolidamento finanziario è un dovere nei confronti delle future generazioni, ma occorre riconoscere che se non diamo ai giovani la possibilità di trovare un lavoro saranno i populisti a prevalere”.
Articoli correlati:
– No all’Europa in deficit: Bocciato il Bilancio dell’austerità
– “Governi cambino il bilancio o il Parlamento lo boccerà”
– Robustelli: Bilancio Ue: Una sfida in malafede