L’ex premier: “Ha intuito e organizzato la nuova economia e Raegan l’ha diffusa nel mondo”
E sulla crisi: “È stata certamente aiutata e forse provocata da queste enormi differenze”
Non ha certo usato la retorica per ricordare Margaret Thatcher. Ieri Romano Prodi, all’Europarlamento di Bruxelles, parlando con i cronisti a margine di una sua audizione come inviato Onu per il Sahel, ha approfittato per fare un bilancio delle conseguenze degli 11 anni di governo della ‘Lady di ferro’. Secondo lui la Thatcher “ha cambiato il mondo”, ma non certo in meglio. E’ stata lei che ha “intuito e organizzato la nuova economia” ultraliberista, e poi è stato l’allora Presidente degli Stati Uniti “Reagan che l’ha applicata e diffusa in tutto il mondo”.
Secondo Prodi questa economia “anche di fronte ad alcune deviazioni, alcune sclerotizzazioni dello Stato ha portato il vangelo del tutto mercato. Ora la nostra economia si deve basare sul mercato, ma se è tutto mercato diventa un’economia irregolare”. E le conseguenze sono state disastrose a suo avviso: “Con tutto mercato, nessun controllo, ruolo dello Stato sempre minore, meno regole di tutti i tipi, il risultato di questo è stato un aumento delle differenze fra ricchi e poveri in tutti i Paesi del mondo, esclusi quelli scandinavi e il Brasile degli ultimi anni”. Non solo, anche l’attuale difficoltà che stanno vivendo tutte le economie mondiali, secondo l’ex premier, sarebbe una diretta conseguenza di tutto cio: “La stessa crisi economica è stata certamente aiutata e forse provocata da questa enorme disparità”. Questo secondo Prodi è stato il grande “successo” della Thatcher, “l’idea che il mondo debba svilupparsi senza alcuna regola e senza alcun controllo è stata sua”.