Il tema al centro della prima visita ufficiale a Bruxelles del segretario del Tesoro Usa Lew
“Incontro positivo, si è discusso di cosa è possibile fare per rilanciare crescita e occupazione”
Unione europea e Stati Uniti cercano una strategia comune per la crescita e il rilancio dell’occupazione. Nel mondo sempre più globalizzato le crisi dell’euro e del dollaro si ripercuotono sull’altra sponda dell’Atlantico, e allora a Bruxelles come a Washington si cercano risposte comuni a una crisi che investe tutti. Questo il senso della visita ufficiale di Jack Lew, il segretario del Tesoro americano, alla sua prima trasferta ufficiale in Ue da quando ha preso servizio per conto del secondo governo Obama. Lew ha incontrato il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, e i commissari per gli Affari economici e monetari e per il Mercato interno, Olli Rehn e Michel Barnier. Con loro si è guardato alle sfide del presente e alle alleanze per il futuro. “Le riunione riflettono l’importanza delle relazioni transatlantiche”, ha spiegato Pia Ahrenkilde-Hansen, portavoce della Commissione. Per questo, ha continuato, “si è discusso di cosa Unione europea e Stati Uniti possono fare per rilanciare crescita e occupazione”.
Quello che nelle agende di Bruxelles e Washington è ritenuta “la più alta priorità” è sviluppare politiche di ripresa “senza i soldi dei contribuenti”. In questo un ruolo fondamentale è giocato dalle relazioni commerciali esistenti e da quelle che verranno. Unione europea e Stati Uniti hanno avviato i negoziati per accordi di libero scambio in tutti i settori, e Lew non ha potuto non discutere di questo con i suoi interlocutori europei. “Si è discusso di commercio e di investimenti”, ha chiarito Pia Ahrenkilde. Ma i dossier aperti sono molteplici, e le strategie d’azione di conseguenza sono diverse. Per cui Barroso e Lew si sono soffermati sulle politiche economiche necessarie per invertire la rotta della recessione e della stagnazione. “Entrambi”, ha sottolineato la portavoce di Barroso, si sono detti “d’accordo” sulla necessità di misure per il consolidamento fiscale e di riforme strutturali “su entrambe le sponde” dell’oceano Atlantico. La ricetta anti-crisi è, in sostanza, la stessa negli Stati Uniti come nel vecchi continente.
Barroso e Lew hanno anche affrontato un tema caro all’Ue: la riforma dell’architettura finanziaria internazionale, e in tale contesto i due leader sarebbero d’accordo a “cogliere le opportunità” che può offrire il G-20. Il tema è stato anche ribadito nel corso dell’incontro Barnier-Lew. Il responsabile Ue per il Mercato interno ha ricordato gli sforzi in atto per la creazione dell’unione bancaria e dell’avvio del meccanismo unico di supervisione, con il segretario del Tesoro Usa che si è detto “a favore” dell’iniziativa. In sede di G-20 sia Lew che Barnier si sono impegnati a procedere verso la realizzazione delle riforme concordate e a promuovere una maggiore convergenza dei mercati finanziari. “Dal nostro punto di vista gli incontri di oggi sono stati estremamente positivi”, è stato il commento di Ahrenkilde.
Renato Giannetti
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