Forse non molti sanno che faccio parte del board (voilà, trasparenza totale) di Avanti Europe!, un nuovo movimento on-line che vuole riappropriarsi dello spazio di dibattito sull’Europa – ora occupato quasi unicamente dagli euroscettici – e aprire una discussione costruttiva con i cittadini europei. Il dibattito è iniziato la settimana scorsa con il lancio della prima campagna di solidarietà con i cittadini greci. Sì, ho detto greci: lo so che al momento non si fa che parlare di Cipro, ma la situazione in Grecia è terribile e quelli che soffrono sono i cittadini comuni che non possono più permettersi cure sanitarie, non qualche oligarca russo.
Per lanciare la campagna abbiamo deciso di produrre un video da mettere sul nostro sito. Ok, forse scegliere la settimana prima di Pasqua, non è stata una idea fantastica, ma era la settimana della festa nazionale greca, e non è mai né troppo presto né un brutto momento per essere solidali.
Allora, il video doveva essere corto, accattivante e tale da:
a) preoccupare per quello che sta accadendo in Grecia
b) spingere le persone a condividere il video con i loro amici e
c) convincerle a diventare membri di Avanti e firmare la petizione.
Eccolo:
Nel complesso, il lancio ha avuto successo e anche se qualcuno potrebbe mettere in dubbio che il video abbia raggiunto tutti e tre gli obiettivi, sicuramente è un buon inizio. Comunque, quello che ho trovato molto interessante sono state alcune critiche al video: certi non hanno apprezzato la metafora del video-game di guerra e altri l’hanno trovato molto populista. Avrei anche potuto capire chi avesse criticato la campagna stessa perché magari non trova una buona idea allentare le misure di austerità – ma criticare il video per me significa avere un’idea sbagliata degli obiettivi del mezzo utilizzato. Molto spesso mi ritrovo a difendere video che alcuni considerano troppo riduttivi, troppo populisti e troppo semplicistici. Naturalmente, mi riferisco solo ai video che sperano di diventare virali. Questi video DEVONO essere semplici. Non fraintendetemi: non voglio minimamente legittimare il populismo. Ma il pericolo del populismo per me è nel contenuto, non nella forma. Sarebbe un po’ come criticare dei ballerini perché non cantano abbastanza bene: NON E’ QUESTO IL LORO MESTIERE!!
Cerchiamo in tutti i modi di discutere sui problemi, le soluzioni, l’Europa e la solidarietà. E’ proprio per questo che è nato Avanti Europe!. Ma i mezzi utilizzati per questi dibattiti devono essere accettati per quello che sono e con i loro limiti.