Lagarde e Rehn: “Il programma crea condizioni per la crescita proteggendo gruppi vulnerabili”
Sull’isola la tassa sugli interessi sarà del 30% e aumenteranno al 12% le imposte sulle società
Unione europea e Fondo monetario internazionale plaudono alle riforme messe in campo dal governo cipriota per fare fronte alla crisi in atto nel Paese. Con un comunicato congiunto il vice presidente della Commissione Olli Rehn e la direttrice del Fmi, Christine Lagarde, affermano che il programma “comprende una serie di misure volte ad assicurare un settore finanziario stabile, sostenibile e trasparente”, con il “sistema di welfare che sarà riesaminato al fine di garantire la sostenibilità e l’equità sociale”. Secondo Rehn e Lagarde “il programma propone ampie riforme strutturali per creare le condizioni per la crescita e la creazione di posti di lavoro”, il tutto “proteggendo i gruppi più vulnerabili”.
Il Fmi ha anche fatto sapere che la sua parte nel prestito da 10 miliardi di euro concesso dalla Troika per il piano di salvataggio dell’isola sarà di 1 miliardo di euro (da Bruxelles i restanti 9). L’Ue da parte sua dichiarato, attraverso il portavoce della commissione, Olivier Bailly, che l’obiettivo dell’Ue è di concludere tutte le necessarie procedure di firma e ratifica del Memorandum d’intesa sul programma di aiuti a Cipro “entro fine mese” e poter così emettere la prima tranche di aiuti “nella prima metà di maggio”.
Secondo quanto spiegato da Lagarde a Cipro la tassa sugli interessi attivi per i depositi nelle banche passerà dal 15% al 30%, aggiungendo che “in aggiunta al consolidamento di bilancio già in atto, stimato attorno al 5% del Prodotto interno lordo, saranno prese misure aggiuntive per un 2% del Pil”. Saranno anche aumentate “dal 10% al 12%” le imposte sulle società. Secondo la direttrice del Fmi queste misure “saranno necessarie nel medio termine per raggiungere l’obiettivo di un avanzo primario di bilancio del 4% nel 2018, come richiesto per mettere stabilmente il debito in un percorso di riduzione”.
Intanto sull’isola, dopo le dimissioni del ministro delle Finanze cipriota, Michael Sarris, sottoposto a indagini da parte delle autorità di sorveglianza, il nuovo ministro delle Finanze, Harris Georgiades, e quello del Lavoro, Zeta Emilianidou, hanno assunto ufficialmente il loro incarico. Emilianidou, già alta funzionaria del ministero del Commercio, è la prima ed unica donna in seno all’esecutivo di Nicos Anastasiades.
A. B.
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