La conferma del portavoce dell’Alto rappresentanteAshton. Dall’Italia quindici esperti
Il primo battaglione maliano pienamente autonomo dovrebbe essere pronto a luglio
Al via la missione comunitaria di addestramento delle forze armate maliane (Eutm, European union training mission). I circa 250 istruttori militari hanno cominciato ad operare sul territorio del Paese africano, come precisato dal portavoce dell’Alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza dell’Ue, Catherine Ashton. “La missione è cominciata oggi, come programmato”, ha detto Micheal Mann. Gli addestratori militari, ha ricordato, “aiuteranno le forze armate maliane, mettendole in condizione di poter difendere la loro nazione”.
La missione, che risponde politicamente al Consiglio Ue e più precisamente al Comitato politico e di sicurezza (Cops), prevede l’invio di circa 200 istruttori, più il personale di appoggio e una forza di protezione, per un totale di circa 450 persone e un costo di 12,3 milioni di euro per tutta la durata del mandato, fissata per ora a 15 mesi. L’Italia dovrebbe contribuire con l’invio di una quindicina di militari, che possono essere aumentati fino a 24. Lo stato maggiore della missione è a Bamako, capitale del Mali, e l’Eutm è guidata dal generale francese Francois Lecointre, il quale nei mesi scorsi ha detto che il primo battaglione maliano pienamente addestrato e autonomamente operativo potrebbe aversi per luglio.
R. G.