Sono 48 milioni che si aggiungono ai 100 di gennaio, per l’Anp e l’agenzia dell’Onu per i profughi
Il commissario Füle: “Situazione estremamente difficile, cercheremo di alleviare i problemi”
Seconda tranche di aiuti del 2013 per la Palestina. Si tratta di 48 milioni di euro che vanno ad aggiungersi ai 100 già stanziati a gennaio. Questi soldi, che provengono dallo Strumento europeo di partenariato e vicinato, serviranno per sostenere l’Autorità nazionale palestinese e le operazioni dell’Unrwa, l’organismo dell’Onu che si occupa dei profughi che hanno dovuto lasciare il Paese in seguito alle guerre con Israele e all’occupazione, profughi a cui fornisce servizi essenziali in materia di sanità, istruzione e servizi sociali.
“Con questo contributo l’Ue mantiene la promessa di sostenere la redditività dell’Anp e la sua capacità di assicurare i servizi essenziali per il popolo palestinese senza interruzioni. Continueremo a sostenere il popolo della Palestina, anche attraverso l’Unrwa, e invitiamo gli altri donatori a fare lo stesso”, ha dichiarato l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Catherine Ashton.
Štefan Füle, Commissario europeo per l’allargamento e la politica europea di vicinato, ha spiegato: “Nonostante gli sforzi encomiabili di consolidamento di bilancio, il problema fiscale dell’Anp sta peggiorando progressivamente e le cose sono estremamente difficile dalla fine dello scorso anno. L’Unione europea è a conoscenza di questi problemi e sta adottando misure per alleviarli”. Secondo Füle: “Questi nuovi fondi sono di vitale importanza per garantire che non vi sia alcuna interruzione nella fornitura di servizi di base, come la sanità, l’istruzione, la protezione sociale, nonché nel soccorso al popolo palestinese in Palestina e ai rifugiati che si trovano all’estero”.
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