La commissione parlamentare Bilanci approva i fondi per il reinserimento nel mercato del lavoro
Il fallimento aveva lasciato per strada 1257 persone. L’Italia ha chiesto gli aiuti nel dicembre 2011
Fino al 2010 l’azienda Agile, ex Eutelia, forniva servizi informatici in 12 delle 20 regioni italiane. Poi la crisi economica, la domanda che diminuisce, la difficoltà di accedere al credito, l’insolvenza, la dichiarazione di fallimento. E le inevitabili ripercussioni sugli operai: hanno perso il lavoro 1257 persone. Ora 856 di questi ex dipendenti riceveranno il sostegno finanziario del Fondo Europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg).
La commissione per i Bilanci del Parlamento europeo ha approvato finanziamenti per 3,6 milioni di euro che potranno essere utilizzati per tutte le misure utili a favorire un loro reinserimento nel mercato del lavoro: orientamento, indennità, ricerca, formazione e aggiornamento professionale, ma anche come contributi per lanciare un business, cambio residenza o spostamenti.
Quando la crisi l’ha colpita, l’Agile stava tentando di cambiare la sua strategia commerciale. Era in procinto di terminare un’offerta di call center a livello locale per lanciarne un’altra integrata di Information Technology a livello multi regionale. La società si è però ritrovata con pesanti perdite e infine in una situazione di insolvenza.
L’Italia aveva già chiesto il finanziamento del Feg (che prevede aiuti per i lavoratori che si sono trovati in esubero a causa di cambiamenti strutturali nei flussi commerciali mondiali) nel dicembre 2011. La valutazione finale della domanda da parte della Commissione europea, però, è stata approvata solo a ottobre 2012. Procedura troppo lenta, secondo i deputati della commissione bilanci.
I finanziamenti sono stati approvati con 30 voti a favore e 2 contrari. Perché i fondi possano essere erogati è però necessaria l’approvazione del Consiglio Ue e della plenaria. La votazione in Aula è durante la sessione di aprile a Strasburgo.
L. P.
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