Secondo uno studio dello European Policy Center il raggiungimento degli obiettivi occupazionali di Europa 2020 potrebbe valere almeno il 6% del Pil
Migliorare la situazione delle finanze dei Paesi europei per combattere la piaga della disoccupazione. Oppure no? E se invece si capovolgesse la prospettiva e si partisse da un miglioramento del mercato del lavoro per considerare quali guadagni finanziari l’Europa potrebbe ottenere? Lo ha fatto uno studio pubblicato dallo European Policy Center di Bruxelles che ha calcolato quali sarebbero le conseguenze economiche se davvero venissero raggiunti gli obiettivi occupazionali previsti dal piano Europa 2020. Secondo la strategia, entro i prossimi sette anni si dovrebbe arrivare ad un tasso di occupazione del 75% per la fascia di età compresa tra i 20 e i 64 anni. E se prevedere che un risultato di questo genere avrebbe risultati positivi anche sulle finanze pubbliche è cosa semplice, meno facile era prevederne l’entità: in gioco, secondo lo studio, ci sono ben 1000 miliardi di euro.
Lo studio parte da alcune considerazioni demografiche. La popolazione europea, nei prossimi anni, diventerà sempre più anziana: tra il 2010 e il 2020 il numero di cittadini tra i 15 e i 54 anni diminuiranno di 5 milioni mentre quelli con più di 65 anni aumenteranno di ben 17. In questo modo l’indice di dipendenza passerà dal 26 al 31%.
Data questa situazione di partenza, se si considera di essere proiettati nel 2020 con lo scenario attuale, i livelli occupazionali rimarrebbero gli stessi (bassissimi) di oggi. Se nel 2010 la disoccupazione (per la fascia di età 20-64) era al 9.8%, nel 2020 potrebbe arrivare al 9.6%, mentre con il raggiungimento degli obiettivi di Europa 2020 si scenderebbe al 5,6%. In questo modo, nonostante la diminuzione del numero dei cittadini in età da lavoro, il numero delle persone occupate aumenterebbe, e di molto: sarebbero circa 19 milioni in più.
Un aumento, quello dei cittadini con un lavoro, che avrebbe un effetto diretto sul prodotto interno lordo. Secondo lo studio il raggiungimento degli obiettivi occupazionali che ci si è prefissati potrebbe portare ad effetti positivi sul budget tra i 912 e i 1.175 miliardi di euro: tra il 6 e il 7,4% del Prodotto interno lordo.
“Puntare sull’occupazione è la strategia più promettente per consolidare le finanze pubbliche – commenta i risultati uno degli autori dello studio Josef Woss, Capo del dipartimento socio-politico della Camera del lavoro austriaca. “Creare occupazione – conclude – non è solo una questione sociale ma è anche fondamentale per il consolidamento del budget”.
Secondo lo European Policy Center è facile vedere dai calcoli come politiche di austerità che si traducano semplicemente in una serie di tagli alle spese avranno effetti negativi sul budget, mentre strategie che migliorino anche il mercato del lavoro e la produttività avranno un forte impatto positivo sulle finanze pubbliche. “I risultati di Europa 2020 sono uno scenario molto positivo – ammette il capo Economia dell’Epc, Fabian Zuleeg – non pensiamo si debba necessariamente riuscire a raggiungerli ma pensiamo indichino la direzione da seguire”.
Letizia Pascale