Fiducia ricevuta, passaggio di consegne effettuato, prima riunione delle squadra di governo avvenuta. In Slovenia è ufficialmente iniziata l’era Alenka Bratusek. L’esecutivo di centro sinistra della prima donna premier della storia del Paese ieri sera ha ottenuto la fiducia del parlamento di Lubiana: 52 voti favorevoli, 35 contrari. Oltre a Slovenia Positiva, schieramento a cui la premier quarantaduenne ed esperta di finanze appartiene, della coalizione fanno parte anche la Lista Civica, i socialdemocratici e il Partito dei pensionati.
Questa mattina il nuovo capo del governo ha ufficialmente ricevuto l’incarico dal predecessore, il conservatore Janez Jansa, che ha annunciato di volere abbandonare la politica, dopo essere stato sfiduciato a febbraio in seguito ad uno scandalo per corruzione.
In primo piano il nuovo governo metterà “la costruzione di un’alternativa positiva e sostenibile alla crisi” ha promesso ieri Bratusek davanti al Parlamento. Tra i punti chiave il consolidamento delle finanze pubbliche ma, dopo mesi di instabilità politica e proteste di piazza contro la corruzione, il governo si propone anche di “calmare il clima politico acceso con un dialogo paziente”.
La neo premier ha anche promesso un allentamento dell’austerità adottata dal governo di centrodestra del suo predecessore. “La Slovenia fa parte della favola europea, ma anche del grande errore europeo, secondo il quale possiamo salvare noi stessi e il mondo solo attraverso l’austerità” ha detto.
Nonostante gli attacchi alle politiche di austerità dell’Unione un benvenuto al nuovo governo arriva dal presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso, che oggi ha scritto una lettera a Bratusek. Il nuovo primo ministro sloveno darà un contributo importante “per costruire un’Europa più forte e prospera” ha scritto Barroso, sottolineando che l’incarico del nuovo premier arriva “in un momento difficile” per la Slovenia e per l’intera Ue.
Quello a cui Bratusek ha appena dato vita sarà un governo “a termine” ha fatto sapere la neo premier. L’impegno infatti è quello di richiedere la fiducia tra un anno, senza aspettare la naturale scadenza della legislatura nel 2015.
Bratusek è la quarta donna (regine escluse, che non valgono in quanto non espressione di una scelta popolare) al vertice della politica di un paese dei Ventisette. Le altre sono:
– la cancelliera tedesca, Angela Merkel
– la presidentessa della Repubblica della Lituania, Dalia Grybauskaite
– la prima ministra della Danimarca, Helle Thorning-Schmidt.
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