Più trasparenza e poteri decisionali all’Aula, maggiori competenze dell’Autorità bancaria europea
Per i deputati è una “svolta nel controllo democratico del settore finanziario”
Consiglio europeo e Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo sul meccanismo unico di supervisione bancaria. Punto centrale dell’intesa è il maggior ruolo del Parlamento Ue, a cui viene riconosciuto più potere nel processo di nomina e revoca di presidente e vicepresidente del consiglio di supervisione. Ribadito inoltre il principio di uguali diritti tra paesi che partecipano al meccanismo e paesi che invece ne resteranno al di fuori. I negoziatori di Consiglio e Parlamento hanno deciso di garantire miglior accesso ai documenti per l’autorità di vigilanza bancaria comunitaria (la Bce), per i deputati europei e per i parlamenti nazionali. Accresciute le competenze dell’Autorità bancaria europea (Eba), che dovrà condurre valutazioni del rischio e della sicurezza (stress-test) sulle banche e ottenere informazioni sugli istituti creditizi. Supervisione unica non dovrà essere sinonimo di standardizzazione: l’accordo prevede di “stabilire un sistema che mantenga la diversità del settore bancario dell’Unione europea”. Confermata inoltre la separazione tra le funzioni di politica monetaria e quelle di supervisione della Bce. Il testo di compromesso licenziato oggi dovrà essere approvato in sessione plenaria (probabilmente già ad aprile).
“Questo accordo segna una svolta nel controllo democratico del settore finanziario”, commenta Sven Giegold (Verdi), negoziatore del Parlamento relativamente alla parte che riguarda l’Eba. Di “importante passo avanti per una piena unione bancaria” partla Marianne Thyssen (Ppe), negoziatrice del Parlamento Ue per i poteri di supervisione della Bce. Commento analogo quello di Michael Noonan, ministro delle Finanze dell’Irlanda, paese che detiene la presidenza di turno del Consiglio europeo. “Il meccanismo unico di vigilanza è il primo grande passo avanti verso l’unione bancaria”. L’intesa di oggi – che dovrà essere esaminata dagli Stati membri – rilancia quindi il fondo salva-stati permanente Esm (Meccanismo europeo di stabilità), e la sua possibilità di ricapitalizzare le banche. “Congratulazioni al Parlamento europeo e al Consiglio” arrivano dal commissario europeo per il Mercato interno, Michel Barnier, per il quale questo accordo “contribuirà a rafforzare il mercato unico e a garantire la stabilità finanziaria” dell’Europa.
Renato Giannetti